di Ester Lucchese
La giornata dedicata al Patrono d’Italia, San Francesco d’ Assisi, si apre con l’esortazione del Santo Padre affinché si preghi Dio per le vittime del tragico naufragio avvenuto alle prime ore dell’alba.
L’Italia oggi, 4 ottobre, è in lutto per gli immigrati profughi che hanno perso la vita nei pressi di Lampedusa.
Le condizioni disumane che spingono molto spesso chi tenta di sfuggire da una condizione disperata si scontrano purtroppo con le buone regole della sicurezza che vieterebbe l’uso di imbarcazioni di piccole dimensioni nell’affrontare, con un carico esagerato(cinquecento esseri umani), un percorso a volte impervio ed in molti casi letale. La strage gravissima, a detta dei sopravvissuti, è stata provocata dalle fiamme che hanno divorato in pochissimo tempo il barcone. Il problema della tratta degli immigrati si fa sempre più urgente soprattutto in riferimento al fatto che le vittime accettano il transito illegale in un paese straniero dove non hanno, talvolta, uno status giuridico riconosciuto.
La tratta di immigrati, problema composito, spesso è organizzata in base ad una serie di attività che spaziano dall’instaurare contatti, sul posto ospitante, con “gruppi criminali”.
Il Capo dello Stato, Giorgio Napoletano, unitamente al ministro dell’integrazione C.Kyenge e al Presidente della Camera L.Boldrini si è detto a favore di una politica in grado di gestire in modo efficiente la questione degli immigrati che sappia rispondere, soprattutto, ai requisiti di umanità e di solidarietà.
L’Unione Europea pertanto si fa garante anch’essa di un’adeguata e regolamentare politica di accoglienza.
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