A partire dal 1° settembre l’Associazione Musicale “Arcadia”di Leporano sotto la direzione di Fabio Franchini proporrà il “Master Class”, un corso intensivo seguito e curato dal M° Enzo De Filpo, noto docente e pianista sia a livello locale, nazionale ed internazionale. La trentennale esperienza infatti gli ha permesso di avere prestigiosi riconoscimenti in numerosi concerti e corsi, nonché lustro grazie alla stretta collaborazione con musicisti di fama mondiale arricchita inoltre dalla consolidata esperienza nel ruolo di docente di pianoforte presso il Conservatorio “E.R. Duni” di Matera.
Le modalità di iscrizione, che non prevedono limiti di età per i partecipanti, sono rese note contattando la sopracitata associazione di Leporano.
L’intero corso avrà luogo presso il Convento dei Padri Riformati a Pulsano dal 1 al 5 settembre.
Innanzitutto porgiamo un cordiale saluto dalla redazione del nostro giornale e successivamente invitiamo il M° Enzo De Filpo a parlarci delle finalità di questa interessante iniziativa.
“Le finalità sono musicali, ma anche di entourage nel senso che ogni allievo migliora il rapporto sociale e di confronto decoubertiano, cioè, confrontandosi serenamente, egli ha modo di poter notare le proprie peculiarità artistiche e la propria spontaneità”.
Cosa, dunque, intende offrire dal punto di vista artistico l’attestato di frequenza ai nostri allievi partecipanti ?
“Innanzitutto il fatto che il corso ha un breve tempo di espletamento questo comporta che si debbano dare delle linee nuove di condotta, dove ognuno poi può elaborare e lavorare personalmente su di esse in maniera rigorosa ed avere la possibilità di aggiungere altre linee metodologiche e di studio sullo stile degli autori e soprattutto sulla qualità del suono, l’uso degli strumenti di cui dispone, anche del “ pedale” inteso come tecnica o della rapidità con cui si esegue un passaggio. Queste linee naturalmente possono portare lontano se gli allievi hanno la lungimiranza e la caparbietà, nonché la perseveranza nel voler continuare questo studio negli anni”.
Nello scenario attuale la musica classica può rischiare la massificazione? Come si pone nei confronti della commercializzazione, la musica colta?
“La musica classica è una questione di nicchia in cui pochissime persone, in relazione alla demografia del nostro paese( solo il 3%), si interessano ad essa. C’è un divario enorme rispetto alle altre cose, vedi il rock, la musica leggera, il reggae, etc.
La musica classica è un atteggiamento profetico, quasi spirituale che si tiene fuori dagli altri generi musicali.
La validità della musica colta è soltanto una, ossia che è in grado di trasformarti interiormente.”
Maestro De Filpo cos’è la musica classica?
Da parte degli autori essa è considerata la perfezione assoluta sia dal punto di vista architettonico che dell’organizzazione dei suoni, nel senso che è la perfezione formale ed è un’idea tematica unica al mondo. È come vedere la Cappella Sistina di Roma o vedere una statua di Michelangelo. È perfetta! Sembra che parli. Una sonata o una sinfonia di Beethoven o di Mozart hanno la stessa perfezione formale.
Filosoficamente Mozart è paragonato a Socrate e a Raffaello, mentre Beethoven a Platone e a Michelangelo, proprio perché c’è questa perfezione filosofica e di intenti che si va a realizzare. Tutto quel che invece ascoltiamo, al di fuori di questo, è qualcosa che trova consensi solo nell’udibilità e nella faciloneria di chi lo scrive.”
Qual è stato il riconoscimento più significativo nella sua consolidata carriera di pianista e di docente?
“Quello che sto per dire è una metafora nel senso che mi imbarazza tantissimo questa cosa. Leggo ogni giorno di persone che ricevono continuamente premi. Se qualcuno mi chiamasse, rifacendomi all’atteggiamento del grande Hermann Hesse, probabilmente non andrei a ritirarli. Sono convinto infatti che il premio più importante è il fatto di avere a che fare con la musica.
Come si può notare io stesso posso vantare nel mio curriculum tanti riconoscimenti nazionali ed internazionali, vedi il Premio Shubert e Liszt o il fatto di essere menzionato sul Dizionario IBC di Cambridge, nonostante tutto riconosco il fatto che ciò ha validità per me perché rappresenta un piccolo incentivo per dirmi che sono sulla buona strada. La mia anima, la mia perseveranza ed il fatto di essere rigoroso costituiscono il più grande incentivo che mi sollecita, sin da quando al mattino mi sveglio, a dire a me stesso di essere sul punto di partenza. Quando faccio un concerto anche il più riuscito, un minuto dopo aver finito, sono lì a pensare: Cosa devo migliorare domani?”
Quale messaggio vorrebbe esprimere alle giovani e talentuose personalità in campo artistico-musicale ed a tutti coloro che si avvicinano a questo affascinante mondo?
“Non vorrei essere ripetitivo, ma ribadisco il fatto che la musica colta è un po’ come l’incontro con Dio. Credo che se la persona ha intrapreso la strada giusta si sentirà “diversa” e trasformata interiormente, ma anche apprezzata in pieno.
La bellezza e la grandezza della musica è costituita dal fatto che ti fa sentire sempre un suo adepto con grande umiltà.
Voglio ricordare una frase di una grande suora alla domanda : “Cosa si sente di essere nella sua vita? Un filo d’erba” rispose umilmente. Siamo davvero una goccia d’acqua in questo immenso oceano! A voi allievi esprimo queste semplici parole : “Siate umili per trasformarvi interiormente”.
La musica non è divertimento, non è solo dichiarazione di cose piacevoli, ma è anche dichiarazione di cose spiacevoli. Essa ha però la grande capacità di saperle esprimere attraverso un codice.”
La ringraziamo per questa clausola ed un arrivederci da noi tutti.
“Grazie a voi.”
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