di Enzo Carrozzini
Il due Agosto segna un’altro tragico anniversario per la storia di questa nostra sventurata Repubblica, la strage alla stazione di Bologna del 2 Agosto 1980, che provocò la morte di 85 Persone ed il ferimento di più di duecento. Nel corso dei vari processi, in occasione dei quali è stato ricorrente il ricorso a depistaggi e disinformazione alfine di stendere il velo di impunità sui veri mandanti della strage, si è giunti all’individuazione degli esecutori materiali nelle persone di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, due giovanissimi neofascisti, con i quali furono condannati anche alti ufficiali dell’esercito, e il capo della loggia P2 Licio Gelli, per depistaggio. Purtroppo come ha affermato stamani a Bologna in un commovente discorso la Presidente della Camera Laura Boldrini : “Dopo tanti anni ancora chiediamo che sia rimosso ogni velo, anche sui registri. Perché mancano i mandanti, i burattinai, gli strateghi che hanno pensato quella carneficina” , ci troviamo a trentatré anni dalla strage efferata la vera identità delle belve umane ideatrici è sconosciuta. Il fatto si collega una serie di eventi di natura eversiva e stragistica avvenuti nel corso degli anni tra il 70 e 80, che gli storici hanno nominato con l’inquietante definizione di “strategia della tensione”, posta in essere da organizzazioni politiche neofasciste, massoneria deviata, e purtroppo anche col concorso di pezzi infedeli di Istituzioni. Le dichiarazioni dei membri del governo di emergenza stamani sono improntate alla promessa della introduzione di una Legge penale che configuri il reato di depistaggio e sarebbe ora…
Ma non basta ancora, ogni cittadino deve attivarsi per chiedere una Legge che abolisca il segreto di Stato, e scoperchi le responsabilità di pezzi di Istituzioni deviate. Lo chiedono insieme tante vittime dal profondo delle loro immagini….
In occasione di questo tragico anniversario, ci siamo imbattuti in una immagine che riprende tutti i volti delle vittime, ci ha colpito particolarmente un volto, quello di una bellissima bimba paffuta di 3 Anni, Angela Fresu. Un immagine di struggente commozione di bimba dagli occhi lucenti, colta in un smorfia che non si sa se definire di broncio o prossima a schiudersi in uno splendido sorriso, inconsapevole, o forse foriera del tragico destino che l’avrebbe attinta, ancora peggio è andata alla sua mamma, Maria, che si è volatilizzata….
Quegli occhi meritano amore, quella vita, tutte quelle vite recise meritano risposte.. Non è più tempo di belle parole bisogna cercare la verità su questa e altre stragi, un paese non può definirsi Libero e democratico senza fare i conti con queste atrocità.
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