E’ cominciato un po’ per caso, dopo l’invito da parte del Comitato Regionale della Puglia a portare qualche atleta dei nostri giovanissimi. Certo per essere al terzo anno di esistenza della società, ma al primo di fondazione della stessa in piena autonomia come Meridiana Triathlon Taranto, si è lavorato molto con l’attività giovanile così come avevamo promesso in sede di riunione con il nuovo Presidente della Federazione Nazionale Triathlon.
Gli atleti che avevo scelto non erano certo alle prime armi, anzi nelle gare di questa stagione, a livello regionale avevano sempre vinto, nella specialità dell’aquathlon (nuoto e corsa), ma misurarsi a livello nazionale direttamente in un campionato italiano, considerando che la nostra regione non è ancora al livello di quelle del nord, non dava nessuno spazio ad illusioni.
Eppure un po’ per scommessa un po’ per la voglia di misurarsi, ma soprattutto per la voglia di far vedere che anche noi ci siamo e stiamo lavorando bene, siamo partiti la mattina presto da Taranto alla volta di Porto S. Elpidio, dove si tenavano appunto i Campionati Italiani giovanili di Aquathlon e Triathlon.
Non mi soffermo a descrivere il viaggio, ne tutta la pioggia che abbiamo preso durante l’attesa della prima gara e passo direttamente a descrivere le performance dei nostri ragazzi.
La prima a partire è Stella Bianchi classe 2002 provetta nuotatrice e forte anche nella corsa, piccola di statura, ma agilissima e soprattutto con una grinta da far invidia a campioni navigati. Tutti gli avversari della sua batteria hanno body super-sponsorizzati e colori e forme che dovrebbero intimorire e mettere in soggezione chiunque, ma Stella invece di essere impaurita non vede l’ora di partire. La partenza avviene in da 2 blocchi laterali di totale 53 bambine che devono puntare la prima boa, aggirarla, raggiungere la seconda e ritornare a riva. Il mare è molto agitato con forte corrente laterale e l’acqua è freddissima e torbidissima. Ne abbiamo parlato molto in macchina e appena giunti sul percorso su come affrontare la gara, la respirazione ha una fase in più, l’occhio deve puntare la direzione/boa e poi proseguire come avviene normalmente, perdere la direzione significa fare metri in più ed essere fuori gioco. Oltre a questo, noi meridionali, conosciamo benissimo il mare con le sue onde e non abbiamo paura a nuotarci dentro. Ancora alcune piccole dritte su che posizione nel gruppo tenere e la vera direzione da prendere per essere favoriti dalla corrente e trovarsi sulla prima boa davanti agli altri e Stella è già pronta.
Inutile dire che al via è una bolgia tra le onde e la schiuma dei nuotatori non distinguiamo, ma Stella ha infilato la traiettoria meglio di quanto discusso prima, alla prima boa è già davanti a tutti. Il padre non la riesce ad individuare, ma gli dico di guardare davanti a tutti….. dopo 2 minuti è fuori, prima di tutti. Il pubblico vede uscire la più piccolina dall’acqua braccata dalle altre ben più alte ed il tifo è tutto per lei. La raggiungono in zona cambio e all’uscita per la corsa è 3^. Resiste nella corsa, lotta per mantenere il podio, ma quasi sul traguardo viene anche spintonata e finisce 4^. Delusione? Macchè siamo pazzi di gioia e commossi, e chi se lo aspettava!!! Che carattere!!! Ci prendiamo una valanga di complimenti e ci prepariamo che parte il prossimo.
E’ la volta di Francesco Mancini classe 2002, anche lui ha vinto tutte le gare in Puglia, anche lui ha l’impazienza e l’incoscienza di sfidare tutti, soprattutto sia lui che Luca (parte dopo 30 minuti) sono galvanizzati dal risultato di Stella e si rendono conto che non faranno solo la comparsa (comincio a crederci anche io anche se mi ero imposto di non illudermi). Stesse direttive per Francesco, ma orma lui le sente per la seconda volta e soprattutto ha visto come le ha interpretate Stella. Si parte, qui ne partono 58, Francesco infila bene, ma viene risucchiato poco prima della prima boa, dove dirà che ha preso fiato perché gli mancava il respiro per quanto era fredda l’acqua. Niente è perso però, gira in 5^ posizione e comincia un recupero fino alla seconda boa dove gira per secondo ed infine alla riva dove lo vediamo uscire per primo. A questo punto ci crediamo, gli urliamo mentre corre, in zona cambio è a pari merito con un atleta della Minerva Roma che però alla corsa si avvantaggia di alcuni secondi. Gli corro affianco gridando di non voltarsi indietro e di tenere duro, si vede che il primo corre troppo, ma Francesco sta facendo un capolavoro. Arriva il traguardo ed ha anche 14“ di vantaggio sul terzo. Ha fatto registrare il 1° tempo nella frazione del nuoto e comunque il 6° tempo nella frazione della corsa (scusate se è poco), se penso che 5 mesi fa mi avevano detto che non sapeva correre. Sono pazzo di gioia, non ci posso credere.
Avati il prossimo. Luca Leoni classe 2000, il gioco si fa ancora più difficile, qui ne partono 74 contemporaneamente. Che dire lui fa queste gare dal 2009, è esperto seppure giovanissimo. L’altezza lo sfavorisce con i suoi coetanei, ma come Stella, si fa rispettare lo stesso. In griglia lo mettono in posizione centrale e male piazzato, la partenza è difficile, ma fa la stessa gara di Francesco, dopo la prima boa rimonta fino ad arrivare primo al bagnasciuga dove però un’onda di risacca lo fa cadere, si rialza, ma in zona cambio arriva 6°. Veloce nel cambio, esce 5° per la fase di corsa. Per questa categoria la corsa e doppia distanza, mi aspetto che venga ripreso da molti. Non è così invece ritorna ed è ancora 5°, solo al traguardo sullo sprint perde una posizione ed è 6°. Grandissimo anche lui.
Io non piango solo perché mi conosce un sacco di gente e mi vergognerei, ma vorrei farlo. Eroici direi… forse anche di più. Vengo avvicinato da altri allenatori incuriositi da questa realtà a Taranto. Il coordinatore nazionale mi invita per dei raduni di atleti di alta qualità per portare i miei ragazzi o eventualmente seguirli io per riportare giù tecniche da condividere…. e chi se lo aspettava, ci sentivamo quasi dei turisti……
La cosa che mi ha colpito non sono state le performances dei miei ragazzi, i valori li conoscevo. Mi ha colpito il loro carattere: impavido, la sicurezza, la spavalderia di affrontare un contesto così grande che i grandi non hanno.
Risultato finale: Come società, pur con solo 3 atleti, partecipando ad una sola disciplina siamo arrivati 21° su tutte le discipline. Considerando la sola disciplina dell’aquathlon (quella dove abbiamo partecipato) siamo 8° in Italia (su 60 società partecipanti) e primissimi nel meridione. Come società pugliese inutile dirlo che abbiamo fatto il miglior risultato di squadra e i migliori 3 risultati in assoluto.
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