Di Redazione
Martedì 26/02/2013 sul palco del Tavlì’ gli Studio Sixty Nine: 4 musicisti d’eccezione regaleranno una notte di soul e funk che non
ha nulla da invidiare alle atmosfere di Memphis e Detroit residenze di etichette leggendarie come Motown e Sax.
Dina York direttamente da NY rende subito l’aria incandescente con la sua voce sensuale e potente posseduta da un soul più vivo che mai.
Alex Milella è lo specialista della chitarra ad accomagnarlo un ispirato Umberto Calentini al basso e un affidabile quando indomabile Beppe Salemme alla batteria. Una band che non ha nulla da invidiare alle grandi del genere capace davvero di infiammare il Tavlì con i brani dei grandi di questo genere: da James Brown a Otis Redding passando per Wilson Pickett e Sam&Dave.
Imperdibile! Free entry start live h.22.00 info: 3475319410
Tavlì Cafè
Il Tavlì Cafè è sempre stato un luogo accogliente, suggestivo, capace di espressività.
Oggi diventa un laboratorio per sperimentare tutte l forme artistiche: arte, letteratura, teatro, fotografia e, ovviamente, musica.
Lo fa dolcemente, indossando un nuovo abito con nuovi anfitrioni a dare il benvenuto: Enzo e Alessandra.
Incastonato in un arco antico della Città Vecchia ne riassume tutto il fascino e le contraddizioni: mura spesse e rassicuranti circoscrivono uno spazio crocevia di lingue, esperienze e nazionalità diverse.
La nuova cornice, fatta di piccoli ritocchi ad opera di Pierpaolo Briatico -Vangosa, non intacca l’anima originaria ma le esalta, con tonalità tipicamente mediterranee e geniali elementi di design.
L’opera di restyling non ha aggiunto semmai ha tolto: i muri sono alleggeriti, l’atmosfera ariosa e le strutture flessibili.
Ogni cosa al suo interno sembra dimenticare la forza di gravità e prendere respiro in modo che il tempo sembra sospeso per una piacevole sosta dal rumore e dalla frenesia. Quasi come se lo yin e lo yang siano riusciti ad esprimere pienamente il loro potenziale generativo, dalla contraddizione alla creazione: in questa cornice ogni cosa è presa dalla terra,dall’acqua, dal fuoco e dall’aria e trasformata in esperienza percettiva.
Il riciclaggio è il denominatore comune delle scelte estetiche che hanno guidato la metamorfosi architettonica. I curiosi quanto belli elementi di design a volte rispettano la funzione originale degli oggetti, altre la tradiscono ironicamente.
“Visi in Tavlì Cafè” è surreale e mediterraneo, noto e da scoprire ad un tempo, uguale a se stesso eppure incredibilmente nuovo.
Visi diventa così un mosaico in continuo divenire sempre aperto al mutevole sentire di chi ama l’arte, il ben vivere, il buon vino e la musica.