Di Enzo Carrozzini
La notizia di una proposta volta a ribaltare le sorti delle prossime elezioni politiche a favore del centro destra di Silvio Berlusconi già circolava da due settimane, la proposta “choc” come arma letale in grado di sbaragliare il campo di tutti gli avversari schierati in questa insolita ma comunque importante campagna elettorale. Stamani alla Fiera di Milano, nel quadro di un convegno tenuto per illustrare le proposte fiscali della coalizione di centro destra, Silvio Berlusconi ha, finalmente, bruciato le attese e ha annunciato che nel corso del Primo Consiglio dei Ministri, in caso di vittoria, si provvederà alla eliminazione dell’Imu e alla restituzione di quanto pagato nel 2012. Il rimborso avverà con accredito sul conto corrente del contribuente ovvero in contanti. Il Cavaliere ha anche indicato le misure necessarie per il reperimento di risorse, circa 4 miliardi di euro, derivanti da un accordo con la Svizzera volto alla tassazione di rendite finanziarie detenute da cittadini italiani in territorio elvetico. Si parla di 25 30 miliardi di euro da ricavare una tantum, per poi ottenere a regime circa 5 Miliardi di euro l’anno. Per poter provvedere al rimborso immediato Imu, Berlusconi ha dichiarato di voler fare ricorso alla Cassa Depositi e Prestiti, (i risparmi degli italiani presso le Poste), nelle more della stesura degli accordi con la Svizzera. A favore delle aziende il Cavaliere ha promesso, in cinque anni, l’abolizione dell’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive), la soppressione dell’aumento dell’Iva, indicando come copertura la riduzione del 10% del costo della spesa pubblica, l’aumento sulle tasse di fabbricazione di tabacchi, oltre a maggiorazione dei prelievi su giochi scommesse e lotto. “In cinque anni possiamo ridurre le spese dello Stato di 80 Miliardi”, è la promessa di Berlusconi agli italiani, ribadendo che la restituzione della ingiusta imposta sulla casa “sia un atto di sutura, di pacificazione. Un atto simbolico che può ridare fiducia ai cittadini nei confronti dello Stato”.
Promesse , indubbiamente, vellicanti il portafoglio degli italiani, ma dimentiche che sul bilancio dello Stato già si pagheranno gli effetti del Fiscal Compact, deliberato in sede europea che prevede la riduzione del debito pubblico di 1/20 l’anno fino al raggiungimento del 60% del prodotto interno lordo.
Il gradimento degli italiani lo registreremo la sera del 25 Febbraio…
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