Di Tommaso Fabrizio
C’è molta preoccupazione per l’antenna Vodafone installata nell’area adiacente la piscina comunale. I residenti del quartiere, che stanno formando un apposito comitato per poi presentare una petizione al Comune, chiedono la rimozione di questo ripetitore e di valutare il rischio delle onde elettromagnetiche.
Il Piano Installazione Comunale(P.I.C.) è stato approvato dal Consiglio comunale nel 2009. Nell’atto deliberativo è scritto che la localizzazione delle stazioni radio base per la telefonia mobile da collocare nel territorio comunale è un problema che riveste in questi ultimi anni un particolare interesse,anche in ragione della crescente preoccupazione della collettività. Inoltre vista la richiesta della Vodafone che chiede per i loro impianti,in luogo degli attuali di via Cagni e via Tripoli, di poter usufruire di una nuova localizzazione individuata in via S.D’Acquisto(casa comunale ) e via Brunelleschi (piscina comunale) si delibera di approvare le bozze di contratto di locazione ai già citati nuovi siti.
L’antenna(alta 40 metri) si trova a 25 metri dalla piscina,dove giornalmente è frequentata da adulti bambini e disabili, e a circa 60 metri dalle abitazioni. La punta del ripetitore arriva esattamente al secondo piano delle case. Il campo cresce anche salendo di altezza e possono verificarsi situazioni di sfondamento dei limiti se esistono edifici alla stessa quota dell’antenna.
Questa installazione, tra l’altro, deturpa lo stesso mega impianto della piscina con sovrastante il palazzotto dello sport e la stessa zona denominata “Panoramica”.
La legge quadro sulla protezione delle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici stabilisce che i “comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto funzionamento urbanistico e territoriale degli impianti”. Nei paesi del nord evidentemente c’è più attenzione in quanto si privilegiano infrastrutture della viabilità primaria quali: rotatorie, interno di aree destinati a parcheggio,aree di rispetto cimiteriale e siti collocati in contesti o zone industriali. Attenzione che, purtroppo, non si attua nella cittadina sangiorgese.
Anche il locale Circolo di Rifondazione Comunista è intervenuto sullo spinoso argomento chiedendo la rimozione dell’antenna.
“Nel 2009,dice Rifondazione,la precedente giunta comunale decise con l’unanimità dell’assise di adibire delle aree da poter concedere alle compagnie telefoniche affinchè San Giorgio avesse i suoi ripetitori. L’attuale giunta alla vigilia di Natale ha deciso di farci recapitare dagli interessati uno di questi sgraditi regali. I residenti,giustamente chiedono l’immediata rimozione di questo inutile orpello”