Di Ester Lucchese
Domenica 25 novembre presso Palazzo Imperio, nell’ambito del Festival della Letteratura, organizzato dal circolo culturale ”Lino Agnini” si è tenuto l’incontro con l’autore. La presentazione del libro “I giovani” di Angelo Scialpi, attualmente dirigente scolastico, ha rappresentato un momento significativo di riflessione su alcuni temi attuali di grande interesse per i nostri giovani. Il presidente dell’associazione culturale sangiorgese, M. Montanaro, nel presentare l’autore ha messo di lui in evidenza la straordinaria versatilità e lo ha ringraziato per il fatto di essere socio onorario, nonché punto di riferimento importante per l’associazione che risponde affettuosamente alle numerose sue performance. Subito dopo è seguito il saluto del sindaco, dott. G. Grimaldi, il quale in riferimento alla sede del circolo ha detto che esso è un ottimo contenitore di eventi artistico-culturali di qualità. In conclusione ha fatto notare al pubblico dei presenti quanto l’amministrazione comunale si stia prodigando per una campagna di sensibilizzazione circa la diffusione di libri, utilmente gradevoli, nelle scuole, come quello dello stesso Scialpi. E’ intervenuta inoltre Letizia Lisi, presidente dell’ Associazione culturale “Melograno“ di Taranto con parole di elogio all’autore il quale in ogni parola imprime gocce di saggezza. L’elemento vincente della serata è stato, inoltre, l’aver saputo inserire stralci dell’opera, declamati magistralmente dal prof. P. Carone e da Daniela Murgolo, negli intermezzi musicali, eseguiti dal sangiorgese Francesco Sileno, il quale ha riproposto brani del compositore torinese, nonché pianista , Ludovico Einaudi. L’editore della ” Scorpione”, Piero Massafra, ha posto l’accento invece sul fatto di quanto sia raro trovare in un autore un invito alla lettura profonda, attraverso la leggerezza di una scrittura che ha successo proprio per la capacità di raccontare i fatti, con immediatezza, e di entrare, all’istante, in nostro possesso per continuare a vivere, grazie alla stratificazione che avviene nell’anima di ciascuno. Il prof. Vittorio Nazzareno, che ha curato la presentazione del libro, impossibilitato a partecipare all’appuntamento, dedicato all’autore, ha voluto inviare ad Angelo Scialpi parole ben auguranti. Egli ha detto che il cielo stellato plaude all’autore e la legge morale delle sue tavole di riflessione sono preziose per i suoi lettori, perché il suo occhio penetrante e limpido si fissa negli occhi dei giovani e ravviva il loro spirito grazie al banchetto della sua parola, vero pane degli angeli nel convito della serata. E’ seguito un altro momento dedicato al preside in pensione Paolo De Stefano il quale ha curato la prefazione del libro “ I giovani”. “Angelo Scialpi – ha scritto – è colui che “nel diuturno lavoro educativo ha voluto portare con dignità e serenità un discorso pedagogico che è come una “ summa” dello stesso “avvertire” l’educazione scolastica quale valore esistenziale, nel quale il principio fecondatore è la razionalità del pensiero nell’ampio e religioso contesto del vivere; dell’essere”. L’intervento del dirigente scolastico dell’ ICS ”G. Pascoli”, Alessandra Larizza, apprezzato particolarmente dai presenti, per aver colto un altro aspetto importante dell’autore, il fatto, cioè, di essere stato una parte significativa della sfera morale ed umana della scuola. Scialpi, ella ha detto, ha saputo gestire bene la comunicazione e l’informazione, presentandola ai giovani quale strumento per interpretare correttamente tutti i contesti di riferimento in cui quotidianamente essi orbitano. La prof.ssa A.M.Minervini, collega di Scialpi nel ringraziarlo dell’amicizia, ha colto dall’opera dell’autore il fatto di aver saputo essere uno specchio della società giovanile in un momento difficile. Il direttore didattico in pensione, Franco Spasiano, gentilmente intervenuto, ha voluto ricordare di Scialpi il lavoro nell’ambito giornalistico che gli ha permesso e gli permette di interrogare la gente, facendo domande e riuscendo a dare risposte come in questo magnifico libro. Le parole conclusive di Scialpi hanno avvalorato ciò che egli con forza dirompente e con un linguaggio essenziale ha voluto dire ai nostri giovani: ” Non si capisce perché dobbiamo cambiare automobile, cellulare, case e non dobbiamo cambiare idea, modo di agire e di ricercare la verità per far trionfare la giustizia!” Bisogna vivere per risorgere e quale miglior modo per esprimerlo in versi? Esso è un singolare messaggio che giunge dritto nel cuore e nell’anima dei giovani lettori:“ Vivere per incontrare la libertà/ Vivere per camminare risalendo/ l’interminabile sentiero della ricerca/ della virtù, della lealtà, dell’onestà, della fiducia, dell’integrità/ vivere per cercare l’eterna silenziosa distesa di luce. Vivere per poter dire: Grazie!