Di Salvatore Stano
Il comune aggiudica il servizio alla TeknoService di Torino Il sindaco, Avv. Maria Teresa Jacca, ha mantenuto la sua promessa fatta in campagna elettorale. La raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta (PaP) era uno dei tanti argomenti presenti nel suo programma amministrativo elettorale e oggi possiamo dire che questo obiettivo è stato raggiunto. Nei giorni scorsi, infatti, è stato diffuso l’avviso definitivo di appalto di raccolta differenziata che prevede il PaP e il trasporto dei rifiuti urbani e assimilati; inoltre è previsto il servizio di spazzamento stradale da parte di mezzi idonei, di pulizia caditoie e pozzetti urbani nonché la raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani e ingombranti. L’avviso sui risultati della procedura di affidamento sarà pubblicizzato come sempre nei termini di legge. Ad aggiudicarsi la gara di appalto è stata la ditta TeknoService Srl, con sede a Piossasco (To), azienda leader in questo settore e già presente in altri comuni della provincia jonica. Ma vediamo nello specifico che cosa è la raccolta delle immondizie effettuata a domicilio già presente in molti comuni italiani anche se con modalità leggermente diverse tra comune e comune. Il PaP è il sistema di riciclaggio che ottiene maggiori risultati, in alcuni casi arriva a percentuali di tutto rispetto (75-80%). Molto dipende dalle modalità, ma gran parte del “lavoro” è per i cittadini, che devono avere maggior cura nel differenziare correttamente i rifiuti da avviare al riciclo. Materiali come la carta, il vetro, la plastica, l’umido, richiedono un’accurata selezione al fine di evitare che eventuali “errori” – individuati poi nella fase di stoccaggio – vadano ad incrementare la percentuale di raccolta “indifferenziata” generando sanzioni amministrative che si ripercuoterebbero su tutta la comunità. L’obiettivo difatti è la riduzione dello smaltimento dei rifiuti domestici nelle discariche mediante il recupero di tutti quei materiali che possono essere riciclati, riutilizzati oppure avviati a combustione per la produzione di energia. Il Decreto Legislativo 22/97, comunemente chiamato Decreto Ronchi, prevede il raggiungimento di obiettivi percentuali di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti prodotti (85% nel 2013). Il raggiungimento di tali obiettivi passa attraverso il più ampio coinvolgimento delle differenti fasce sociali, mediante azioni di sensibilizzazione, informazione e divulgazione, realizzabili in maniera efficace attraverso l’interessamento della popolazione scolastica che può, nell’immediato, produrre un importante feedback nell’ambiente familiare e può, nel lungo periodo, digerire i concetti di riutilizzo divenendo poi attore principale nell’attuazione della politica del riutilizzo. Ci sono però dubbi, perplessità, e molte domande che non sempre hanno una giusta risposta. Purtroppo spesso non esistono canoni condivisi, e ci sono differenze a volte sostanziali tra le diverse modalità di raccolta e di smaltimento dei materiali riciclabili. Alle molte domande degli utenti poi seguono le poche risposte degli addetti ai lavori. Nei piccoli paesi è più semplice arrivare a percentuali di differenziata elevate, mentre nelle grandi città è molto più difficoltoso. A questo si aggiunge la difficoltà di tenere, soprattutto nelle abitazioni piccole, sacchi, sacchetti e bidoni in casa nell’attesa dei giorni stabiliti per la raccolta domiciliare. Negli appartamenti non sempre c’è uno stanzino adatto all’uopo e allora dove mettere la propria spazzatura? Dunque per gli amministratori di Roccaforzata, uno dei comuni più piccoli della provincia tarantina, si tratta adesso di pubblicizzare, attraverso manifesti, depliant, brochure ed altro, questo nuovo servizio di raccolta differenziata con modalità PaP. Il servizio partirà molto probabilmente già da settembre e l’auspicio è che cittadini e le famiglie rocchesi si abituino da subito alle nuove modalità di smaltimento dei rifiuti.