Di Ester Lucchese
La scuola oltre che luogo della cultura è anche luogo di creazione della cittadinanza e dei valori del vivere civile. (Il Giorno) La scuola non sia mai presa di mira per compiere atti violenti ed ignobili. Chi empio può mai perpetrare un’azione terroristica come far esplodere una bomba davanti ad un edificio scolastico? Chi ha interesse a seminare panico perché probabilmente si stanno alterando equilibri o si è divenuti scomodi per qualcuno? Quale mente perversa può giocare con la vita delle persone? Domande senza risposta, perchè il male non ha una logica , non ha un cuore, non ha amore. Rimane soltanto una certezza adesso, pregare per il bene! La studentessa brindisina, Melissa, vittima innocente di un gesto efferato, non può essere dimenticata e per questo che ella col suo dolce sorriso rimarrà viva nel ricordo anche di chi non l’ha conosciuta personalmente. L’oltraggio più grave è stato fatto alla scuola dove puntualmente innumerevoli giovani vivono gran parte del loro tempo per imparare, comunicare, relazionarsi con gli altri In questi ultimi giorni sono stati attivati in maniera capillare in moltissime scuole della Regione Puglia e non solo, sistemi di video sorveglianza proprio per garantire sicurezza alla popolazione scolastica. Gli alunni a scuola acquisiscono quell’abito critico che gli allontana dall’intolleranza settaria e gli abitua al rispetto di tutte le opinioni sinceramente professate. Gli insegnamenti sono rivolti dunque ad educare, rafforzare le loro abitudini critiche e razionali. La scuola, se è ben fatta , ci ha dato le chiavi per aprire le serrature, ha educato in noi il gusto e la disciplina dello studio, ci ha insegnato il modo di imparare per conto nostro, via via che se ne presentava il bisogno o l’opportunità. (G. Salvemini) Il servigio più grande che avrà fatto la scuola sarà quello di trasferire coraggio e forza nel pensare con la nostra testa e di essere noi stessi. Come ebbe a sostenere il professore di storia dell’ Università di Firenze un bravo insegnante sarà colui che è riuscito a trasferire il fatto che la mente sia aperta al bisogno dell’ordine, della logica, della chiarezza per ogni nuova nozione acquisita e sia coordinata armonicamente con le idee e le esperienze più antiche. Lo spirito ne uscirà in questo modo fortificato. Le nozioni concrete –sostiene Salvemini- che noi oggi possediamo, le abbiamo conquistate dopo la scuola, attraverso tutta la nostra vita, con la esperienza occasionale di ogni giorno, leggendo libri e riviste, ascoltando conferenze e lezioni pubbliche, conversando e discutendo con gli amici, andando al cinematografo, guardando i quadri di pubblicità, leggendo i giornali quotidiani, i quali con tutti i loro difetti sono ai nostri giorni i più ricchi ed efficaci ed economici distributori della più varia cultura. Ringrazieremo comunque sempre la scuola per averci fornito quel numero di idee chiare e di nozioni logicamente ordinate grazie alle quali successivamente ognuno potrà costruirsi il proprio mondo pratico ed ideale. “Col sudore della fronte ti guadagnerai il pane”, ha detto all’uomo il Dio della Bibbia. La cultura è il pane dell’anima. Bisogna faticare soffrire sacrificarsi per essere degni di conquistarla, per essere capaci di conservarla.