Di Giuseppe Lombardo
Quando parliamo del nostro aspetto, siamo avvolti e coinvolti da innumerevoli parametri, idee, e manie. Difficilmente sentiamo persone che dicono di essere brutte. Anche la più brutta pensa di avere il suo fascino. D’altra parte sappiamo che la percezione di ciò che è bello è una cosa soggettiva. Il concetto di bellezza cambia notevolmente da una cultura all’altra e da un’epoca all’altra.
Nel passato alcune culture affermavano che l’essere in carne indicava una condizione sociale elevata. Avere un girovita abbondante era segno di prosperità e salute, mentre essere pelle e ossa indicava che si era troppo poveri per mangiare a sufficienza. Le opere di molti artisti dell’epoca riflettono questa idea, poiché i personaggi che venivano ritratti, soprattutto quelli femminili, erano floridi: avevano braccia, gambe, schiena e fianchi robusti. E molte di queste opere raffiguravano persone reali considerate il top della bellezza. E’ sufficiente ricordare la moda del nostro bel paese negli anni 50/60 per capire i diversi parametri di bellezza a cui siamo abituati oggi. Quando partecipo a certe sfilate e vedo l’aspetto fisico di alcune modelle e la loro magrezza, mi accorgo dei grandi cambiamenti sulla concezione moderna della bellezza e fisicità femminile.
Anche oggi, in prevalenza, la bellezza si valuta spesso in termini di grasso o magro. D’altra parte, secondo alcune culture essere in sovrappeso sarebbe indice di ghiottoneria, e questo ha dato una connotazione negativa alla robustezza. Ci sono state poi le scoperte scientifiche sui rischi per la salute legati all’obesità. Questi e altri fattori hanno contribuito a cambiare i canoni di bellezza, e da decenni in gran parte del mondo si esalta la magrezza.
I media hanno avuto un ruolo importante nel promuovere questa idea. Sui cartelloni pubblicitari e negli spot televisivi di solito si vedono persone con un fisico asciutto, atletico. La loro immagine vuole trasmettere l’idea di sicurezza e successo. Lo stesso si può dire delle star del cinema e della TV. Il proliferare di creme dimagranti, snellenti ecc. ecc. di palestre ed in fine il sacro culto del fisico, ci impongono ad essere “FUSTI” o al massimo FUSTINI”. Ma qui dovremmo aprire una parentesi sui potenziali contenuti che spesso si trovano all’interno. Questo è un capitolo a parte che affronteremo un’altra volta. Anche perché si dice sempre che ciò che si guarda è l’intelligenza ma poi davanti a un bel fisico, ci si smarrisce nelle fantasie e piacevolezze.
Comunque rimane interessante andare a vedere con che cosa i giovani associano il loro aspetto fisico! Un recente articolo su come le persone vedono il proprio corpo indica che quando la ragazza americana media arriva a diplomarsi ha passato davanti alla televisione più di 22.000 ore. Per gran parte del tempo è stata bombardata da immagini di donne affascinanti che hanno un corpo “perfetto”. L’articolo aggiunge: “Vedendo in continuazione immagini di questo tipo, le donne finiscono per associare nella loro mente il corpo ideale con il prestigio, la felicità, l’amore e il successo. Non sorprende quindi che il 47 % delle ragazze che avevano sfogliato una rivista piena di fotografie di modelle, si siano sentite spinte a mettersi a dieta, mentre solo il 29 % di loro erano davvero in sovrappeso.
Anche l’industria della moda esercita una forte influenza sul concetto di bellezza delle persone. Una modella venezuelana ha detto che “essere belle è il nostro lavoro, e oggi significa essere magre”. Una modella francese di nome Vanessa afferma: “Non sono gli altri ad importi di essere magra, sei tu che te lo imponi. È una tendenza a livello mondiale”. Il 69 % delle ragazze prese in esame in un sondaggio hanno ammesso che le modelle che apparivano sulle riviste, condizionavano il loro concetto di ciò che significa un bel corpo.
Per tentare di raggiungere la “bellezza ideale”, o almeno per migliorare il più possibile il proprio aspetto, molti ricorrono alla chirurgia estetica. Le prestazioni offerte da questa branca della medicina stanno diventando meno costose e sempre più varie. Oggi è possibile ricostruire nasi, eliminare dal viso e dal collo la pelle cascante, ridurre le dimensioni delle orecchie, eliminare il grasso dall’addome e dai fianchi, aumentare il volume di certe parti del corpo e persino rendere più “attraente” l’ombelico, le natiche senza parlare del seno e delle labbra.
Non sono contro “il ritocco estetico” ma contro l’ossessione e la superficialità con cui a volte ci si indirizza verso questa pratica medica. I fatti di cronaca sono evidenti nel dimostrare che a volte questo tipo di interventi, vengono fatti da persone non qualificate, con gravi conseguenze. Ci sono cliniche che somministrano ai pazienti sostanze pericolose per modellare la loro figura. Anche alcuni uomini si fanno prendere dal desiderio di raggiungere la “bellezza ideale”. Alcuni passano molte ore in palestra, usando praticamente tutto il tempo libero per modellare il loro fisico. Pur di avere un fisico muscoloso molti assumono sostanze potenzialmente pericolose, compresi gli steroidi. Purtroppo oggi la moda dice che bisogna essere “statuari” e l’ossessione per il proprio look ha portato molti ad avere disturbi dell’alimentazione, come la bulimia e l’anoressia nervosa. Alcuni usano prodotti dimagranti che promettono risultati straordinari in poco tempo, ma che non hanno l’approvazione di autorevoli istituzioni sanitarie. L’uso di questi prodotti può provocare gravi problemi di salute.
I rischi che derivano dall’essere ossessionati dal proprio aspetto non sono solo di natura fisica. Chi si preoccupa in modo esagerato del proprio aspetto rischia di sviluppare il cosiddetto disturbo da “dismorfismo” corporeo, di diventare cioè ossessionato da difetti immaginari del proprio corpo. È possibile che una persona su 50 soffra di questo disturbo psichiatrico. Chi ne soffre “può essere così convinto di essere brutto che si isola dagli amici e dai propri cari, può diventare depresso e sviluppare tendenze suicide”.
Certo nel vedere un bel fisico si avvertono attimi di arresto cardiorespiratorio perché l’occhio vuole la sua parte e quando la trova non è fesso da guardare in altra direzione. Ma andare alla ricerca del look al punto di sacrificare il proprio benessere fisico e mentale, mi fa pensare a dei bei fusti con all’interno nessun contenuto.