Red.
La composizione fotografica dell’amico Carmelo Colelli , sempre puntuale e generoso nel volerci dedicare le sue realizzazioni in occasione delle celebrazione degli eventi salienti del nostro Paese, questa volta è dedicata alla Festa delle Forze Armate che coincide con l’ Anniversario della Vittoria della Prima Guerra Mondiale, e ci invita a riflettere profondamente sullo stato emotivo e politico in cui versa oggi l’Italia trascorsi 101 anni dalla Grande Guerra.
Un’epopea mediante la quale si concluse il glorioso periodo storico del Risorgimento che vide germogliare la consapevolezza dell’orgoglio nazionale e il desiderio di riunire il popolo italiano sotto un’ unica bandiera, sebbene poi la ricerca storica mondata da retorica e romanticismo ci abbia narrato che quell’unificazione è costata tanto ai popoli del Sud, attesa la configurazione di guerra di conquista improntata da Casa Savoia, con conseguente ulteriore impoverimento dei nostri concittadini del Sud, storie di violenza ed emigrazione, i cui effetti si riverberano ancora oggi se non sono proprio acuiti, considerato le ultime vicende economiche e sociali che stiamo affrontando. L’invito alla pace che Carmelo ci propone è doveroso e commovente, e il pensiero va al settantennio di pace di cui il Continente Europeo sta godendo, dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale. L’Europa è cresciuta economicamente, le condizioni di vita dei suoi cittadini sono migliorate, ma da un decennio a questa parte si assiste ad una pericolosa inversione di tendenza, diminuiscono certezze economiche e sociali, le persone hanno paura del futuro, si trincerano in un bieco egoismo, chiusura mentale,intolleranza e xenofobia, odio politico paludato da giustificazionismo identitario, ammorbano la vita dei nostri giorni, e per rendercene conto basta seguire i notiziari TV o più semplicemente essere iscritti ad un social network. Non è dato sapere se riusciremo a superare questa tendenza al nichilismo, ma facciamo nostro l’invito a “ripudiare la guerra” dell’amico Carmelo, come uomini semplici non potremmo desiderare altro considerato che i Padri Costituenti hanno voluto inserire l’alto principio nel dettato Costituzionale, ma se pensiamo che i prodotti della nostra industria bellica continuano a seminare dolore e distruzione in vari scenari del globo, ebbene, sarebbe il caso incominciare a riflettere e provare un pò di vergogna.