(Immagini Ansa)
Enzo Carrozzini
La vicinanza affettiva che lega il nostro giornale a Bari ha fatto si che rendessimo visita ad un luogo simbolo della città vecchia: la sede dell’Associazione Michele Fazio” intitolata al giovane sedicenne ucciso senza colpa nel corso di un agguato di mafia il 12 luglio 2001. Da quel giorno Lella e Pinuccio Fazio, i genitori di Michele, per mantenere viva la memoria del loro ragazzo, hanno dato vita all’associazione omonima, profondendo con instancabile impegno civico, ogni sorta di iniziativa per il contrasto alla criminalità organizzata, partecipando a convegni, portando solidarietà a parenti di altre vittime di mafia, promuovendo incontri nelle scuole per raccontare la storia di Michele, il bravo ragazzino che quella sera maledetta si trovò ad incrociare un proiettile destinato a un mammasantissima del luogo. Ucciso per errore. Molte volte per semplificazione giornalistica ci si imbatte in frasi del genere, ma si può definire in tal modo la causa della tragedia di una vita spezzata per errore? Quasi come se l’azione posta in atto da un commando mafioso, sia pure per freddare rivali dei propri lerci affari, sia cosa giusta. Non si può pensare ad una tragedia come questa senza provare sdegno e schierarsi con quelle parti di società che quotidianamente si impegnano per sottrarre alla criminalità organizzata manovalanza a buon mercato, tentando di ricuperare con esempi positivi una generazione segnata da condizione ambientale e sociale, altrimenti destinata a perdersi nel degrado morale attratta dal miraggio di guadagni facili che la criminalità può offrire. Si legge chiaro negli occhi di Pinuccio Fazio la tragedia occorsagli ma egli costantemente persegue l’obiettivo prefissato e non spreca occasione per segnare la presenza dell’associazione dedicata al ricordo del figlio Michele perché non si perda memoria e si faccia fronte comune contro la barbarie della criminalità organizzata. Anche nel periodo natalizio l’Associazione Michele Fazio si distingue per la consueta l’iniziativa dell’esposizione dei presepi. Quest’anno Pinuccio Fazio ha voluto dedicare il presepe al giovane Giancarlo Siani, cronista precario del Mattino di Napoli, ucciso dalla camorra a soli 26 anni, il 23 Settembre 1985, ma al contempo ha intesi includere anche tutta la stampa per l’importanza sociale che essa assolve. “Senza la stampa nessuno conoscerebbe le nostre storie.-ha dichiarato Fazio- La stampa è importante perché diffonde le notizie che altrimenti non conosceremmo, spesso è oggetto di attacchi, e chi lo fa non si rende conto del lavoro rischioso e di alto valore sociale che il giornalista compie”.
I presepi degli artisti Emanuele dell’Aglio e Giuseppe Catacchio allestiti nella sede dell’associazione in strada Zeuli 15, nella città vecchia, sono visitabili tutti i giorni fino al 2 Febbaio 2019.
L’iniziativa è patrocinata dalle associazioni Arci Bari, Libera e La Giusta Causa.
(Pinuccio Fazio)