Di Davide Ndoj
Sono tornato da poco a San Giorgio Ionico dopo una settimana di lavoro a Roma. Ho trovato Roma, mia città dagli anni 90 sempre bellissima ma, purtroppo, immersa nella “monnezza”, mi piangeva il cuore vedere tonnellate e tonnellate di rifiuti abbandonati per strada e ammontornati mischiati tra di loro, vetro, plastica, carta, umido, … nonostante per lo smaltimento si spendano milioni di euro… oltre il danno di inquinamento… Ma perché non fare la raccolta differenziata? Se penso al passato, epoca in cui i nostri nonni raccoglievano carta, bottiglie di vetro per strada allora mi domando perché non ritornare a quella bellissima pratica, altamente civica, che permetteva di mantenere più pulito l’ambiente e magari guadagnare qualche soldo? E all’epoca non esisteva una forte propensione all’ecologia, sebbene ancora oggi, a guardarci intorno, la preoccupazione sembra ancora di pochi. Mi piacerebbe riunire in un’ associazione tra persone o un comitato di quartiere che hanno cuore la pulizia della loro “casa”, perché il quartiere e tutta la città non sono altro che altri ambiti in cui si espandiamo la nostra vita, che ritorni ad operare come il passato, aiutando le amministrazioni locali nella attività di raccolta e vendita dei rifiuti raccolti, e che tutti i proventi fossero destinati ad addobbare e abbellire i quartieri con alberi piante, organizzare feste di quartiere in cui prevalga l’arte del riciclo, insomma un ‘attività che valichi quello che oggi si va affermando come “baratto amministrativo” .. Insomma un’ azienda cooperativa si potrebbe chiamare “bio vetro e natura” , acquisto bottiglie in concorso con le aziende per rivenderle sterilizzate siglate dalla dicitura: ” MADE IN STREET”. o in alternativa forse migliore “Made in italian streets ” …