A cura di Rino Bizzarro*
Sabato 10 Febbraio, alle ore 18,30, presso L’Eccezione – Cultura e Spettacolo di Puglia Teatro, a Bari, in Via Indipendenza 75, per la 43^ stagione artistica di Puglia Teatro, patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, dalla Regione Puglia, dall’Università e dal Comune di Bari, dalla SIAD –Società Italiana Autori Drammatici di Roma, secondo appuntamento-spettacolo del ciclo ‘Ombre rosse – Quando andavamo alla Rai’, con la partecipazione di Guglielmo Rossini, e che questa volta porrà al centro dell’attenzione il ‘reportage’ “Un popolo di formiche” di Tommaso Fiore, ridotto in sceneggiato radiofonico in 10 puntate prodotto dalla Rai, interpretato dagli attori Rino Bizzarro, Anna Brucoli, Mario Mancini, Nietta Tempesta, con la regia di Rino Bizzarro.
Dal 1976 al 1992 presso la sede regionale della Rai in via Dalmazia, a Bari, c’era un centro di produzione radiofonico prima e poi anche televisivo, che realizzò molti programmi culturali e sceneggiati di grande interesse e valore, che sono rimasti nella storia della cultura pugliese e non solo, giacché molte di quelle produzioni venivano poi trasmesse in rete nazionale ed anche all’estero talvolta.
Nel ciclo “Ombre rosse” a L’Eccezione si parla fra l’altro proprio di quella temperie culturale e si ricordano alcuni dei più importanti programmi realizzati dalla Rai in quegli anni, fra cui “Un popolo di formiche” di Tommaso Fiore, ridotto per la radio e commentato da Michele Dell’Aquila, preside della facoltà di Magistero nella Università di Bari in quegli anni, di cui si ascolteranno alcuni brani nel corso dell’incontro a L’Eccezione. Tutte le registrazioni del programma “Un popolo di formiche” sono custodite e disponibili nell’archivio di Puglia Teatro, tutelato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali attraverso la Soprintendenza archivistica e bibliografica di Puglia e Basilicata.
Un appuntamento con un classico della cultura e della letteratura pugliese che ha superato le barriere regionali per farsi veicolo di cultura meridionalista nel Paese, come e insieme a “Cristo si è fermato ad Eboli” di Carlo Levi.
Direttore Artistico di Puglia Teatro