di Carmelo Colelli
Lunedì 18 Settembre 2017, nella sala dell’ex Palazzo delle Poste e Telegrafi di Bari, alla presenza dell’Arcivescovo di Bari Mons. Francesco Cacucci, del Prof. Saverio Russo dell’Università di Foggia, del Prof. Antonio Castorani, presidente della Fondazione Puglia, della Prof.ssa Bianca Traversa, presidente dell’associazione culturale Soggetto a Piacere, e di un numeroso e caloroso pubblico è stata inaugurata la mostra fotografica:
“Il mio Regio Tratturo: Fotografie appunti di viaggio natura e colori sul percorso tra Abruzzo e Puglia”. di Franco Giacopino.
La mostra patrocinata dall’Università di Bari, dalla Fondazione Puglia e dall’Associazione Culturale Soggetto a Piacere, è stata organizzata ed allestita direttamente dall’autore.
Nel salone sono esposte trentadue immagini,facenti parte di un progetto più ampio dell’autore, che raccontano un pezzo di territorio compreso tra Puglia Molise e Abruzzo.
Nkel 2011 Franco Giacopino diede vita ad un progetto lungamente sognato: percorrere a piedi il Regio Tratturo Pescasseroli – Candela, una vecchia strada di transumanza, di ben 211 chilometri, attraversando Molise e Campania percorsa dai pastori abruzzesi per condurre le proprie greggi a svernare in Puglia.
L’esperienza così intensa vissuta lo ha riportato, nel 2014, sullo stesso tratturo: un luogo che reputa singolare e speciale, in cui si vive pienamente il rapporto dell’uomo con la terra, con la natura, un posto in cui è possibile ammirare la grandezza del Creato ed estasiarsi per cotanta bellezza.
Il percorso tra Pescasseroli e Candela si snoda tra distese verdeggianti, fitte boscaglie, colline che degradano dolcemente verso il piano, flora lussureggiante ricca di colori e profumi stupendi, lungo il quale si incontrano sorgenti d’acqua, rivoli, anfratti, massicci rocciosi, come anche camminamenti davvero ardui da percorrere.
Franco Giacopino si è voluto cimentare in questa impresa mosso dall’intento di far rivivere l’antico itinerario dei pastori transumanti, immergendosi nella natura, osservando avidamente ogni gesto e racconto delle persone incontrate, il loro antico rituale lavorativo, gli strumenti adoperati, come la gastronomia semplice e ancora pura.
Tutte le emozioni provate sono state fermate sui sensori delle sue macchine fotografiche e sul taccuino del suo cuore.
Quelle emozioni che oggi sono messaggio portante della mostra constano di : paesaggi, scorci di paesi, edifici per il ricovero delle bestie e dei pastori, pietre miliari e di confine sulle quali sono incisi simboli ed iscrizioni, ognuna comunica a chi le guarda altre infinite emozioni, proiettano lo spettatore in luoghi particolari e ricchi di bellezza, laddove chi osserva si sente al centro della scena al punto di percepire per incanto, suoni e profumi di quei luoghi.
Queste immagini sono solo una parte di un volume pubblicato impreziosito dall’introduzione del professor Giorgio Otranto. Nel volume è stato tracciato un percorso narrato, un mosaico con le tessere delle tradizioni religiose e laiche, delle ricostruzioni degli incontri con la gente di quei luoghi: è stata rivisitata la civiltà contadina cogliendone gli aspetti più tipici e significativi della Transumanza.
Il vernissage è stato introdotto dalla professoressa Bianca Traversa, sono seguiti i saluti del professor Antonio Castorani, dell’arcivescovo di Bari, Mons. Francesco Cacucci che ha evidenziato la bellezza delle immagini presenti nella mostra e nel volume, ritenendole, fortemente espressive e comunicative della bellezza del Creato.
Ha fatto seguito una lectio del Prof. Saverio Russo che ha ripercorso, attraverso note storiche, la storia dei tratturi dalla loro nascita alla loro conclusione.
La proiezione di un video, che ha emozionato il numeroso pubblico, ha permesso all’autore di ripercorrere e narrare il proprio viaggio.
La mostra chiuderà Giovedì 28 settembre 2017 alle ore 18.30, con una relazione del Prof. Giorgio Otranto sul lavoro dell’autore, interverrà il Dott. Gianluca Maselli esperto di enogastronomia e curatore delle ricette inserite all’interno del volume. La serata sarà allietata dal musicista Ivan Dell’Edera con canti popolari “le Tarantelle Matrimoniali”.
Qualche nota sull’autore:
Franco Giacopino sente l’arte intorno a sé già da ragazzino, osserva con attenzione il lavoro del padre Luigi, un artista pittorico e grafico di notevole spessore.
Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bari e mostra per la fotografia un interesse crescente, emigra al nord per approfondire tecniche e conoscenze nei campi della foto di architettura, arredamento e still-life.
Lo scorrere degli anni apporta esperienza, Franco affina la conoscenza della foto still-life (food e no-food), foto di moda e foto d’arredamento, frequenta diversi work-shop fotografici con i grandi “maestri”: Casale, Gaiaschi, Thorimbert, Berengo Gardin e altri.
Le sue realizzazione di pagine pubblicitarie trovano collocazione sulle testate del gruppo Condè Nast, Vogue, Glamour e altre.
La fotografia per Franco non è solo lavoro: è passione, è desiderio di comunicare.
Il desiderio iniziale si trasforma così in amore per la ricerca della fotografia artistica e le sue immagini trovano spazio in varie mostre.
Franco Giacopino è un importante riferimento della fotografia, della grafica e più in generale del mondo artistico del territorio pugliese.
Dal 1988 al 2017 ha realizzato vari progetti fotografici.
“Il mio Regio Tratturo: Fotografie, appunti di viaggio, natura e colori sul percorso tra Abruzzo e Puglia”.
Palazzo Roberto Narducci (ex Palazzo delle Poste), piazza Cesare Battisti, 1 – Bari
La mostra sarà visitabile dal 18 al 28 Settembre 2017