Di Enzo Carrozzini
Irma Kurti, poetessa e scrittrice di origine albanese, collaboratrice di periodici nazionali (“Mesuesi” , “Dita Information” e numerosi altri), una vita, benché ancora giovane, al servizio della cultura e della scrittura. Pluripremiata per la sua attività letteraria in patria, laddove è conosciuta anche come autrice di testi per musica leggera interpretati in diversi festival canori, raccolti in due differenti Compact Disk ottenendo gradimento dal grande pubblico.
All’attivo più di venti pubblicazioni tra romanzi, racconti e poesie, in Albanese, Inglese e Italiano, attestanti la propensione poliglotta della sua scrittura. Infatti le sue poesie sono incluse in alcune antologie della Libreria Internazionale di Poesia del Maryland, tra le quali “Forever spoken” (Detto per sempre) e “The best poems and poets of 2007” (Le poesie e i poeti migliori del 2007). Testimonianza della sua attività artistica è presente anche in raccolte antologiche italiane come: “Il Federiciano” Aletti Editore 2010; “Antologia del Concorso Diffusione Autori 2011”, GDS Edizioni; “Lingua Madre – Racconti di donne straniere in Italia 2012/2013”, “Enciclopedia Universale degli Autori Italiani 2013/2014/2015/2016”.
In Italia le è stato conferito il Premio Internazionale “Universum Donna” IX Edizione – 2013 per la Letteratura, mentre L’Università della Pace del Canton Ticino della Svizzera, le ha riconosciuto a vita il titolo di “Ambasciatrice di Pace” . Di seguito l’intervista concessaci:
Buongiorno Signora Kurti, la ringrazio per questo incontro, ci può narrare come nasce il suo desiderio di scrivere?
Ho iniziato a scrivere all’età di 10 anni. Ero una bambina come tante altre, con mille desideri dentro di me, anche se vivevo in una realtà non facile, piena di difficoltà e di carenze. Ma di sicuro, non mi è mai mancato l’appoggio della famiglia, specialmente del mio papà. Lui faceva il medico di professione, ma nonostante ciò era appassionato della letteratura. Appena notò la mia inclinazione verso la scrittura, mi iscrisse al circolo letterario nella “Casa dei Pionieri” in Elbasan, la città dove ho passato l’infanzia. Mi ha seguito e incoraggiato, tante volte bussava lui stesso alle porte dei giornali con le mie poesie in mano, mi suggeriva i temi delle poesie ed era la spinta fondamentale nel mio percorso letterario.
Romanzi, storie, ma la sua produzione è caratterizzata soprattutto da Poesie. Le Poesie non si spiegano eppure colgono( a volte anche con sofferenza) i sentimenti più reconditi del loro autore. Lei, come riesce a tradurre quel fermento di sentimenti chiamato Poesia?
Sono cresciuta con la poesia e penso che anche essa sia cresciuta insieme a me. La poesia può trasformare un attimo fuggente in parole, essa è il grido dell’anima sofferente, l’arte che sfida la dimenticanza e l’oblio dallo scorrere spietato delle ore. In una delle poesie della mia raccolta: “Senza patria” scrivo: “Sto cercando di trasformare i ricordi in versi/ per non lasciarli vagare e smarrire/ nella mia mente piena di problemi. Per non vederli/ mentre scoppiano nell’aria/ come bolle di sapone”. Questa è anche la magia della poesia: fermare il tempo, immortalare le memorie.
Poesia, osservatorio privilegiato di anime elette, che da osservazioni interiori assumono dimensioni collettive, perché l’essere umano, malgrado le differenze individuali, reca il patrimonio comune di interiorità. Le sue impressioni?
Victor Hugo scrive: “C’è uno spettacolo più grandioso del mare, ed è il cielo, c’è uno spettacolo più grandioso del cielo, ed è l’interno di un’anima”. Poter esplorare l’anima come una miniera piena di tesori è il più grande dono che è stato dato ai poeti. Il peso del dolore e della nostalgia per il passato, per le persone che non tornano più nella nostra vita, gli istanti fugaci della felicità, il suono della lacrima in uno spirito vuoto, tutto ciò diventa più leggero e palpabile quando viene condiviso con gli altri e tu senti l’eco della tua voce in altre anime .
Che ci dice del suo lavoro come paroliere di canzoni? Un divertissement, un altro modo di scrivere di sentimenti o cosa altro?
Da bambina ho cantato in alcuni festival per i bambini e fui anche premiata. Mentre crescevo, il coraggio per salire sul palcoscenico mi abbandonò. Ma non la passione per la musica. Mi legai con essa in un altro modo: scrivendo le parole delle canzoni. Ho debuttato per la prima volta in veste di autrice dei testi, quando avevo 17 anni. La passione per la musica e la scrittura mi fece proseguire, aprire con ostinazione quelle porte che mi si chiudevano in faccia in quegli anni del sistema – prigione, pieni di tabu e difficoltà. Ho scritto moltissimi testi di canzoni, tante di loro sono state anche premiate. Ma il premio più importante è quello che ti dà la gente, le persone che sanno a memoria tutti i miei testi anche quelli scritti 30 anni fa.
Grazie Signora Kurti, e arrivederci con la sua Poesia!
Alcune opere di Irma Kurti:
“Tra le due rive” – romanzo autobiografico, Casa Editrice Kimerik, 2011;
“Risvegliare un amore spento” – poesie, Aletti Editore, 2011;
“Un autunno senza ritorno” – raccolta di racconti, Casa Editrice Kimerik, 2012;
“Sotto la mia maglia” – poesie, Casa Editrice Kimerik, 2013;
“Le notizie arrivano anche qui” – raccolta di racconti, Casa Editrice Kimerik, 2014;
“Non è questo il mare” – poesie, Casa Editrice Kimerik, 2014;
“Sulla soglia di un dolore” – poesie, Casa Editrice Kimerik, 2016;
“Senza patria”– poesie, Casa Editrice Kimerik, 2016.
“I knew the gray sky” (Ho conosciuto il cielo grigio), poesie, 2014.
“Under my blouse” (Sotto la mia maglia), poesie, 2015
“A cottage in the forest” (Una casetta nel bosco), 2016.