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Vigilia di Pasqua, siamo stati a Bari per una visita nel prezioso scrigno del borgo medievale della città antica, entrati da uno dei varchi dell’antica muraglia che in tempi remoti era a diretto contatto col mare, abbiamo attraversato vicoli in cui a malapena passava una persona, slarghi e piazzette, palazzotti impreziositi da balaustre scolpite conservanti all’ interno altrettanti piccoli scrigni delle loro corti, edicole votive. I maestosi prospetti della Cattedrale di San Sabino e della Basilica di San Nicola meta di pellegrinaggi da più di mille anni del Santo più venerato nel Medioevo, la chiesa di San Gregorio, il Castello Normanno Svevo riedificato e rinforzato dallo “stupor Mundi” Federico II. Non abbiamo parole per descrivere il bello che ci si parava davanti, un interminabile teoria di visioni mozzafiato, contrappuntati dai suoni, dai colori , dal respiro di questa città. Per tutta la durata del percorso ci siamo sentiti infinitesime gocce, in quel misterioso antro riecheggiante di ogni acqua umana che lo ha attraversato nei secoli…. Non potevamo, dopo tutto questo tumulto Stendhaliano, non fare una puntata al “Marnarid”, antica bottega che in Via Odegitria, nei pressi della Cattedrale, dispensa da più di 140 anni una miriade dolciumi, altre sensazioni, altro delirio di passioni e sapori. Bari è una città da visitare e serbare nel cuore….