Ringraziamo l’amico Carmelo Colelli la cui composizione grafica ci ha fornito lo spunto per le seguenti riflessioni.
Immagini di conflitti bellici passano quotidianamente sotto i nostri occhi, alcuni più sentiti di altri di cui ignoriamo l’esistenza, perché tutto dipende dal rilievo dato loro dai media, per non parlare dell’ esplosione di odio pseudo religioso di marca islamica di cui inermi concittadini europei restano vittime.
La storia dell’umanità ci narra una lista interminabile di conflitti bellici per il predominio di un popolo sull’altro, sotto il numero delle cifre nomi e volti sconosciuti travolti dalla sete di conquista di chi detiene le leve del comando. Migrazioni da conseguenze belliche, cui si sono aggiunte in tempi recenti , migrazioni economiche, perché l’uomo, da creatura ingegnosa quale è ha creato anche la speciale forma di conflitto economico in grado di mietere vittime quante e forse più di quello tradizionale, lasciando a quest’ultimo, la definitiva parola di far tabula rasa di quella parte di umanità contrapposta.
Nell’una e nell’altra forma è ineluttabile la propensione umana alla guerra e all’odio, quella che ha descritto Francesco Guccini con la frase:”ancora non è contenta , di sangue, la belva umana …” nel suo indimenticabile capolavoro “AUSHWITZ”.
Quando osserviamo immagini del nostro pianeta riprese dallo spazio restiamo affascinati dal colore blu intenso degli oceani, (per il quale gli studiosi hanno coniato la definizione “il pianeta Blu”), immagini capaci di suscitarci meraviglia e amore verso quella sfera sospesa nel buio, legata con fili invisibili da forze la cui potenza non riusciamo minimamente a realizzare, ponendoci al tempo stesso la domanda di come un infinitesimale granello di polvere stellare possa contenere anche tanto odio e istinto all’autodistruzione.
Lo statunitense Neil Armstrong primo astronauta a poggiare un piede umano sulla Luna il 20 Luglio di 47 anni fa, volle salutare quell’evento unico della evoluzione umana con un messaggio di pace e speranza : “Un piccolo passo per l’uomo un grande passo per l’umanità…”
Auspichiamo che l’animo umano sia ancora in grado di nutrire la speranza che “un altro mondo è possibile” (ricordando il messaggio d’amore donatoci da Don Tonino Bello).
di Enzo Carrozzini