Di Redazione
Redazione Cosa muove artisti di ogni parte del mondo a cimentarsi con la centenaria cultura letteraria e musicale partenopea? La risposta è nel mito eterno di Partenope, la sirena addormentatasi su di uno scoglio da cui è sorta la “città verticale” (come l’ha definita un suo figlio musicista, Edoardo Bennato), dilaniata dai suoi stessi figli degeneri. Lo spirito della sirena ancora oggi continua ad aleggiare nei refoli di vento che attraversano Napoli, che ancora alberga negli anfratti di straordinaria bellezza del suo territorio rimasti ancora intatti, arricchendo l’humus di cui è forgiato il suo popolo, costituito in maggioranza da artisti inconsapevoli, come di poeti, scrittori e musicisti sublimi che hanno trovato in questa città la loro principale fonte di ispirazione. E’ la passione “cchiù forte é na catena” trasmessa da Partenope a muovere gli artisti di questa terra magica, che, per incanto, colpisce tutti coloro i quali hanno a che fare con essa. Così si spiega la profonda passione per la napoletanità dell’ensamble che risponde al nome de “I TEATRALMUSICANTI”, quartetto costituito da Ciro Greco(baritono), Leonardo Lospalluti(Mandolino) Donato Schena(chitarra), Floriana Uva (attrice voce narrante) . L’ensemble ha dato vita ad uno straordinario percorso d’amore nella napoletanità dal titolo “Napoli: Anema e Core”, in programma, il prossimo 21 Maggio a partire dalle 20,30, presso il Teatro Paolo Grassi di Cisternino, offrendo un florilegio dei più bei brani della tradizione musicale partenopea di autori quali : De Curtis, Di Capua, Donizetti, Falvo, Tosti Modugno, alternandoli a poesie e aneddoti, di Bovio, Capurro, Di Giacomo, Fusco, Gigli, Russo, Sacco, come dei De Filippo, Tolino e Totò.