Comunciato Satampa
Tatiana Margherita, coordinatrice provinciale delle Leonesse di Taranto di CoR, annuncia l’iniziativa nel Duomo per l’Anno Santo straordinario
Noi Leonesse di Taranto, il movimento femminile di Conservatori e Riformisti (CoR) del quale sono coordinatrice provinciale, abbiamo accolto nei nostri cuori le parole di speranza sul futuro della comunità jonica pronunciate, in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono San Cataldo, da S.E. Rev.ma Monsignor Filippo Santoro, Arcivescovo Metropolita di Taranto.
Monsignor Filippo Santoro ha rinnovato l’invito alla crescita e al risveglio della comunità jonica che, da vero pastore, fin dal Suo arrivo nella nostra diocesi, quattro anni addietro, ha saputo “prendere per mano” indicandole, pur tra mille difficoltà e problemi, la strada da percorrere in armonia e con spirito costruttivo per risollevarsi, dimostrando così di avere a Cuore Taranto.
Il nostro Arcivescovo ci ha sollecitato ad abbandonare la rassegnazione e il pessimismo e, cogliendo i tanti elementi di novità positiva espressi dal nostro territorio, impegnarci tutti per imprimere quella svolta civile, sociale ed economica che Taranto merita nell’Italia e nel Mediterraneo.
Monsignor Filippo Santoro ci ha esortato a trovare la forza per compiere questo sforzo nella fede, nella comunione con nostro Signore, dalla quale nasce la carità, cioè la comunione con i nostri fratelli e la solidarietà.
In particolare, Monsignor Filippo Santoro ci ha fatto riflettere quando ha detto «l’Anno della Misericordia irradia una luce su tutti e le porte dell’amore di Dio, simboleggiate dalla nostra Cattedrale, si aprono per tutti», parole nelle quali abbiamo colto un invito a celebrare il Giubileo, l’Anno santo della Misericordia, nella Chiesa che conserva le reliquie del nostro Santo Patrono.
Noi Leonesse di Taranto, come donne e madri prima ancora che come persone impegnate in politica, abbiamo deciso di accogliere l’invito di Monsignor Filippo Santoro e, già nei prossimi giorni, ci recheremo nel Duomo Basilica “San Cataldo”, varcando così la Porta santa della nostra Cattedrale, per partecipare alla Santa Messa.