Di Enzo Carrozzini
Abbiamo incontrato la pittrice Carmelinda Petraroli, artista dalla sensibilità non comune, che contribuisce ad arricchire culturalmente la nostra cittadina con la sublime arte della pittura. Carmelinda Petraroli, torinese (1971) autodidatta, con una grande passione per il disegno sin da tenera età, attitudine trasmessole da nonno e papà, a loro volta, pittori. Diploma d’arte conseguito presso l’istituto di Grottaglie con il sogno di proseguire gli studi alle Belle Arti di Brera, il suo percorso di vita fa si che intraprenda tutt’altra strada come disegnatrice ed esperta in arti visive e progettuali presso uno studio di architettura a Taranto. Non ha però mai abbandonato la pittura e con crescente successo partecipa a varie collettive conseguendo premi importanti, come tra gli altri il nono posto, su 18.000 partecipanti, nella sezione iperrealismo del concorso Biennale internazionale su facebook, a cura del critico d’arte Giorgio Grasso, con esposizione dell’opera presso una nota galleria milanese.
L’artista è stata recentemente insignita del 1°premio per il settore Pittura territorio al finissage “Premio Arte di Primavera sullo Jonio”, organizzato dall’ Associazione Artistico Culturale Il MELOGRANO ART TA Onlus, presieduta dalla Professoressa Letizia Lisi tenutosi presso il Castello Aragonese-Galleria Comunale di Taranto.
Di notevole rilievo la recensione che la professoressa Lisi ha voluto dedicare all’artista Sangiorgese in occasione della premiazione, nella quale si evidenzia “il tratto pulito, preciso” dell’artista capace di realizzare “Un bel pensiero pittorico” trasferito su tela” che dona all’insieme compositivo una visione realistica. Il connubio tra bellezza della natura come l’albero di ulivo e quella della donna dona, a giudizio della docente, “un emozione unica”, per l ‘esegesi pittorica esaltando “la passione e la predisposizione artistica” (dell’artista Petraroli), definendo la sua pittura “meditata, ricercata, sentita”.
Buongiorno Signora Petraroli, allora, questo giudizio è davvero gratificante, le sue emozioni?
Le più grandi emozioni sono suscitate da coloro che osservano una mia opera, mi chiedono:” come fa ad emozionare e a trasmettere così tanto, solo mediante lo sguardo …?..”. Questo per me è davvero una grande gratificazione .perché per me dipingere equivale a mettere a nudo la mia anima senza dire una parola…..”..E se questo viene colto anche mediante il conseguimento di un riconoscimento vuol dire che ho realizzato la mia aspirazione. Come non essere felice??..
Come nasce la sua predisposizione per l’arte pittorica?
La predisposizione non nasce per caso, amo l’arte da quando sono nata , autodidatta, disegno dall’età di due anni, la mia passione ha origini da mio padre e mio nonno, dipingevano e da loro ho preso la vena artistica…..l’unico rimpianto è di non avere avuto l’impegno e l’attenzione giusta, nel crescere artisticamente con mio padre, l’ho perso che avevo 14 anni e lui era ancora troppo giovane
Può narrarci da dove trae ispirazione per le sue opere?
Da madre Natura e da tutto ciò che è bellezza….i soggetti a me più cari sono le figure(bambini, donne e anziani) e gli splendidi paesaggi che mi circondano… la Puglia e il suo territorio ne è un esempio, amo questo posto mi da serenità ,la vista si appaga emi riempio di emozioni ,tanto da doverle poi esternare con la pittura…..
Quale tecnica usa per dipingere e se ha qualche preferenza quale?
Amo l’arte in generale sotto tutte le sue forme, mi piace sperimentare continuamente, ho provato svariate tecniche.. dall’ acquerello, tempere, matite, chiaro scuri ,carboncini ,pastelli extra soft, ho dipinto su ceramica ,marmo, stoffa legno, in passato ho creato anche sculture con l’argilla…. Mi da piacere creare ,lo sento dentro, riesco a comunicare ed ad avere le risposte che cerco…. anche se la pittura ad olio è la mia preferenza in assoluto, sono colori che più si prestano a trasformare ciò che immagino nella mia mente in emozioni visive e tangibili…
La pittura è una poesia muta( è una citazione di Leonardo Da Vinci) che pensa a riguardo?
Verissimo!!!..un concetto perfetto, sono d’accordo ,credo che un opera, in questo caso un dipinto debba parlare da se…. gli intermediari a volte tendono a distorcere ciò che in quel momento l’osservatore percepisce, che a mio avviso deve essere personale ,ognuno di noi deve interpretare l’opera in base allo stato d’animo presente…l’unico ruolo dell’artista è di dare una semplice traccia data dal titolo..…il resto è una “poesia muta””
I suoi Programmi futuri?
Spero un domani di riuscire ad aprire una galleria d’arte tutta mia, un “Rifugio” dove poter dipingere, insegnare il mio sapere e la mia esperienza….
Bene, si dice che “il futuro è in noi ancor prima che accada”, non ci resta che augurare alla nostra concittadina Buon futuro!
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