La Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto evidenzzia che nei giorni scorsi il presidente della Cia nazionale Dino Scanavino, commentando i dati dell’Istat diffusi, ha dichiarato: “Bisogna trasferire il rialzo dei prezzi alimentari sulle fasi a monte della filiera. Il divario in termini di prezzi e remunerazione che penalizza l’agricoltura rispetto agli anelli terminali della catena del valore deve essere colmato al più presto”.
In un contesto di generale contrazione dell’inflazione nazionale che, per il terzo anno consecutivo rallenta portandosi su un livello di variazione pressoché nulla (0,1% nel 2015), i prezzi al consumo di cibi e bevande continuano a crescere e chiudono l’anno con un aumento di oltre un punto percentuale sul 2014.
In particolare, sono stati i prodotti ortofrutticoli a registrare l’incremento più importante rispetto all’anno precedente, con i prezzi di frutta fresca cresciuti del 3,5% e quelli della verdure di oltre il 6%.
“Se nel 2015 c’è stato un timido rialzo generale dell’inflazione, lo si deve anche e soprattutto all’agricoltura – ha osservato il presidente della Cia Dino Scanavino – Ecco perché continueremo a sottolineare con urgenza la necessità di trasferire il rialzo dei prezzi alimentari sulle fasi a monte della filiera. Il divario in termini di prezzi e remunerazione che penalizza l’agricoltura rispetto agli anelli terminali della catena del valore deve essere colmato al più presto, attraverso e all’interno di un disegno strategico di politica agricola. Soltanto con un’agricoltura centrale nelle dinamiche di filiera, forte e competitiva – ha aggiunto Scanavino – il sistema agroalimentare potrà continuare a crescere ed essere un volano per la ripresa economica nazionale.
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