Di Roberto Caffo
E’ un messaggio di ottimismo, verso un’umanità più pura e sincera guidata dall’amore, quello che si evince dalla presentazione del libro “Il grande sogno” di Cosimo Bianco: giovane e promettente autore di componimenti lirici che ieri sera, nella sala consiliare del comune di San Giorgio, ci ha parlato del suo lavoro.
Dopo l’intervento del sindaco Giorgio Grimaldi, che ha colto l’occasione per esprimere il suo orgoglio per il giovane autore sangiorgese, la docente di lettere Ester Lucchese ha introdotto la presentazione del libro, che lo ha definito un lavoro bello e accattivante.
La docente, durante il suo intervento, ha accompagnato l’uditorio attraverso il percorso poetico-filosofico che Cosimo Bianco affronta nel suo libro, evidenziando temi e parole-chiave che costellano un po tutta la poetica del giovane autore.
Si è parlato di solitudine costruttiva come “momento di analisi di tutti gli aspetti della vita, attraverso gli occhi di chi deve compiere tante scelte”. E’un momento di riscatto per il concetto di solitudine, non più intesa come perdita di tempo, ma elevata a status di prezioso momento per “cogliere l’essenza della vita che appare come un sogno”.
L’ottimismo che permea il pensiero filosofico di Cosimo non si arresta neppure di fronte al tema del dolore, definito come “qualcosa che spinge alla riflessione e all’introspezione chi è consapevole del dolore che vive”. L’evento è proseguito con l’intervento di Pina Colitta, docente di lettere di Cosimo durante il suo percorso scolatico da liceale che si è appena lasciato alle spalle.
La professoressa Colitta ci svela il concetto chiave di tutto il lavoro di Cosimo Bianco: l’umanità. Per umanità l’autore intende un saper “essere in devozione agli altri”. Quella di Bianco è un umanità fatta di rapporti interpersonali basati sulla vicinanza motivata da un profondo sentimento d’amore, nell’accezione più profonda del termine che abbraccia le varie sfumature di un sentimento nobile. L’unica distanza che compromette senza rimendio la vicinanza tra le persone è la morte: “Bianco ci fornisce la ricetta per annullare la distanza con la persona che non c’è più- ha proseguito la docente- parlandoci di memoria”. Quest’ultima sarebbe l’unico mezzo a nostra disposizione per “stabilire una relazione empatica con la persona cara, ricordando i momenti salienti della sua esistenza”.
La parola passa all’autore del libro “Il grande sogno”, Cosimo Bianco, chiamato Mimmo dagli amici, che ci parla dell’amore e dell’amicizia come “i due pilastri fondamentali per la vita di un uomo”. “Ogni rapporto umano nasce dalla reciprocità- spiega Cosimo. Amore e amicizia nascono dove c’è una mancanza che possa essere riempita”.