Sono ben sei le realtà della provincia di Taranto che hanno ottenuto il Premio Bandiera Verde Agricoltura 2015. I premiati, a livello nazionale, sono stati 78, di questi 10 sono realtà pugliesi. Il riconoscimento, conferito alle eccellenze agricole, all’innovazione, ai comuni, alla tradizione, alla solidarietà- ha “fatto 13”. Il segno distintivo di qualità promosso dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori) è infatti giunto alla tredicesima edizione rivelando, ogni anno, un’agricoltura dall’enorme potenziale inesplorato. La premiazione si è svolta a Roma presso la Sala Protomoteca del Campidoglio alla presenza del presidente e del direttore nazionale Cia Dino Scanavino e Rossana Zambelli e della giunta nazionale al completo, del presidente della Commissione Agricoltura alla Camera Luca Sani, della vicepresidente della Commissione Agricoltura al Senato Leana Pignedoli, del coordinatore della Commissione Agricoltura della Conferenza delle Regioni nonché Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Leonardo Di Gioia e del sottosegretario di Stato per le Riforme costituzionali e i Rapporti con il Parlamento Sesa Amici. Non c’è, dunque, solo l’Italia del Colosseo e della Galleria degli Uffizi, dei musei, dei poeti, dei santi, dei navigatori e del malaffare: c’è anche l’Italia degli Agrichef, della solidarietà rurale, dei Comuni “primi della classe”, delle migliaia di prodotti agroalimentari tradizionali e innovativi e delle scuole che promuovono i prodotti agricoli fra le nuove generazioni.
Bandiera Verde dal 2003 ad oggi sventola in oltre 300 tra aziende, comuni, province, parchi, associazioni e scuole ed è stata consegnata a decine di professionisti e intellettuali. Tra i premiati di Bandiera Verde ci sono anche tanti agricoltori “custodi” della biodiversità, del paesaggio rurale e del suo patrimonio storico, culturale e archeologico, come l’azienda Le Grotte di Sileno di Raffaele Rochira di Castellaneta (premiata dal presidente della Commissione Agricoltura alla Camera Luca Sani), collocata su un sito archeologico, in mezzo ad alberi di olivo millenari, occupato nei secoli dai Peuceti, Greci e Romani fino ad arrivare ai Normanni e poi ai Benedettini. C’è chi nella propria azienda come la Masseria Tafuri di Castellaneta (premiata dal vicepresidente nazionale Cia Antonio Dosi) custodisce un lago annesso ad uno scrigno naturalistico in cui è presente la macchia mediterranea, querce alte 20 metri, ulivi e piante acquatiche che convivono con bovini e uccelli migratori. Ma tra i premiati con Bandiera Verde per il 2015 ci sono anche realtà che si sono particolarmente distinte nei sei mesi di Cia in Expo: dallo stilista Michele Gaudiomonte, (premiato dalla giornalista Rosanna Cancellieri) con la sua collezione di abiti aglio, olio e peperoncino che ha fatto sfilare “donne ulivo” e “donne papavero”, al gruppo musicale Terraròss (premiati dal Presidente nazionale Cia Dino Scanavino) della Bassa Murgia, che all’Expo hanno fatto ballare e cantare ai visitatori le canzoni della tradizione popolare; nel corso della cerimonia di premiazione hanno stupito i presenti intonando dal vivo sul palco, insieme al presidente nazionale Scanavino, la canzone “Terraross”. Lo stesso gruppo mira a riscoprire la cultura del territorio dando voce e musica alle storie del passato.
Gli Agrichef come Marina Piccola di Avetrana lanciati da Turismo Verde per insegnare a mangiare “secondo campagna” in un connubio perfetto tra agriturismo e ristorazione. Premiato dal Presidente nazionale Cia Dino Scanavino anche l’Istituto comprensivo Pascoli-Giovinazzi di Castellaneta, presente una delegazione di alunni guidati dalla preside Angelica Molfetta e dalle insegnanti Carmela Losito e Melita Ciuli che hanno animato la cerimonia con canti della tradizione contadina.
Nel corso della serata precedente la premiazione, il gruppo dei Terraross e il gruppo dei bambini della scuola e una rappresentanza dell’associazione Gaia, presso la sede nazionale della Cia, hanno fatto cantare e ballare i presenti al buffet organizzato sulla terrazza dell’Auditorium G. Avolio. Per l’occasione Giuseppe Perniola (ispettore Asl con l’hobby del casaro) ha preparato circa venti chilogrammi di mozzarelle con il latte dell’allevamento Masseria Tafuri, molto apprezzate e letteralmente divorate in poco tempo dai presenti. Serviti inoltre il vino rosso aleatico in etichetta “Sciupafemmine”, il vino rosso primitivo ed aleatico in etichetta “Sangue arena”, il vino pinot grigio in etichetta “Alleria” e spumante bianco, prodotti dall’azienda Le Grotte di Sileno. Al termine clementine e arance molto gustose fornite dall’azienda Ignazzi di Castellaneta.
Nella delegazione della Cia di Taranto erano presenti il Vicepresidente Vicario Raffaele Ignazzi, il Direttore Vito Rubino, Eleonora Bandello della Cia di Castellaneta, il Presidente provinciale dell’Associazione Pensionati Michele D’Ambrosio, presente anche una delegazione dell’Associazione Culturale Gaia; presenti inoltre il Presidente e il Direttore di Cia Puglia Raffaele Carrabba e Giuseppe Alagia.
La cerimonia è stata condotta da Susanna Petruni (giornalista del Tg3); in sala anche il Presidente del Premio Bandiera Verde Alberto Giombetti.
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