*a cura di Rino Bizzarro
Sabato 10 Ottobre, alle ore 18,30, presso L’Eccezione – Cultura e Spettacolo di Puglia Teatro, a Bari, in Via Indipendenza 75, per la 41^ stagione artistica di Puglia Teatro, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Puglia, dall’Università e dal Comune di Bari, dalla SIAD – Società Italiana Autori Drammatici di Roma, primo incontro del ciclo di appuntamenti-spettacolo “ Civiltà dell’insegnamento – Docenti e discenti”, a cura di Vittoriano Caporale, che avrà per argomento .
Dopo l’Unità d’Italia (1860), i diversi Ministri della Pubblica Istruzione succedutisi tentano di uniformare l’istituzione scolastica, eliminando la frammentarietà e le differenze territoriali. Il principio politico-pedagogico assunto dai vari Ministri della Pubblica Istruzione si può riassumere nel motto: “Fatta l’Italia bisognava fare gli Italiani”! Al Sud e in Puglia si è dovuto affrontare prioritariamente il grave problema della eliminazione dell’ “analfabetismo strumentale” e la formazione di una classe dirigente, illuminata da una cultura democratica e da un profondo senso civico fondato sulla responsabilità e sul servizio al “bene comune” che è, appunto, la Scuola. Le riforme scolastiche più importanti e i “movimenti culturali” più significativi che hanno favorito l’innovazione verso la democratizzazione e l’autonomia sono stati in successione cronologica: La “Riforma Gentile” del 1923, alla quale hanno offerto un contributo pedagogico decisivo i maestri del Sud, tra cui MAURO CARELLA e GIOVANNI CENA; la “Riforma della Scuola Media” del 1962; la “Contestazione del 1968” ; i “Decreti Delegati” del 1974; La legge n.517 del 1977; la “Legge Quadro” n.104 del 1992; la “Riforma sull’Autonomia Scolastica” n.59 del 1997. Il Sud non ha potuto usufruire pienamente della portata innovativa di queste trasformazioni pedagogiche e giuridico-culturali a causa della crisi globale che l’ha soffocata.
*Regista attore e Direttore Artistico di Puglia Teatro
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