di Enzo Carrozzini
Il combinato disposto tra ansia di nuovismo (usato spesso e volentieri a sproposito) e propensione alla superficialità è uno dei mali che attanaglia la nostra società, oggi il sentire imperante è andare veloci, essere tecnologici e indifferenti a riflessioni e interrogazioni, tutti siamo in preda ad una sorta di frenesia che non è peregrino definire “pubblicitaria”, come al pari della consapevolezza di essere diventati “insignificanti” ma importanti numerini ,soprattutto, per il conto profitti degli Uffici Studi e Marketing di grandi commercianti mondiali. Lo verifichiamo anche in campo culturale in cui, nonostante tutto l’impegno di docenti ed operatori, dilaga il “prêt-à-porter” culturale, laddove il deficit di conoscenza soprattutto in campo storico sembra parificare, fatta salva qualche lodevole eccezione, le nostre infime conoscenze . Quante volte abbiamo udito l’assunto “non abbiamo memoria storica” e a giusta ragione, perché la ignoriamo. Basti pensare che i problemi di quarant’anni orsono sono i medesimi di oggi, laddove periodi storici nazionali sono praticamente non approfonditi o ignorati per mancanza di tempo e per tutte le altre problematiche. Immaginiamo le condizioni in cui versa l’ altrettanto importante comparto della storia dei territori, che se non fosse per il lavoro appassionato, instancabile e generoso di divulgazione profuso dai pochi operatori andrebbe completamente perso e sommerso dalla polvere da parte di una società che ignora e quasi disconosce le proprie radici. Riccardo Riccardi, giornalista saggista e storico barese, ha improntato il suo prezioso lavoro di divulgatore alla riscoperta della storia di grandi dinastie meridionali e il loro contributo allo sviluppo economico e politico del Mezzogiorno. La conferma è data dalle sue opere dedicate alla Borghesia mercantile pugliese dell’Ottocento, come la storia di Felice Garibaldi e Mauro Messere in terra di Bari, o della famiglia Pomarici-Grieco a Foggia, in cui si sono evidenziati i contributi economici e politici che esse hanno fornito al “piatto di grano” della storia nazionale. Nel quadro del ricco programma di eventi dell’”Estate Giovinazzese 2015” in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune di Giovinazzo, particolare rilievo assume l’incontro presso la Sala San Felice, Mercoledì 29 Luglio a partire dalle 20,00, dedicato alla nostra storia, nel corso del quale Riccardi terrà una conversazione con lo storico Michele Bonserio, modererà la serata il docente universitario Marco Caccamo, giovinazzese trapiantato in Francia. L’attrice Floriana Uva darà sostanza interpretativa ai testi dell’autore.
La storia non ha nascondigli,
la storia non passa la mano.
La storia siamo noi,
siamo noi questo piatto di grano. (Francesco De Gregori- La Storia)