di Gianni Perilli*
Una occasione di incontro e di confronto particolarmente interessante organizzato dal Comitato di Quartiere “Bari Vecchia” e dal Comitato “Parco del Castello” si è svolto mercoledì 17 giugno presso il Salone Odegitria della Cattedrale di Bari. Alla presenza del Parroco della Cattedrale, Don Franco Lanzolla, dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Bari Carla Tedesco e della Presidente del Municipio I Micaela Paparella si è voluto non solo presentare alla città e ai cittadini quello che potrebbe essere il primo polmone verde del centro città dando finalmente adeguata valorizzazione al Castello Svevo, ma anticipare una sorta di coordinamento che si sta pian piano realizzando con altri comitati cittadini attenti a problematiche di riqualificazione e trasformazione urbana in senso partecipato quali il Comitato Fibronit e il Comitato Piazza Umberto. Nell’intervento iniziale Don Franco Lanzolla ha sottolineato l’importanza della bellezza in ogni sua espressione nella realizzazione della persona. “Il mio ministero – ha detto Don Franco – si preoccupa di far diventare le persone belle dentro, ma per riuscirci deve svilupparsi in un contesto di bellezza che si esprima in ogni sua forma anche fuori da se. Questo Parco non solo è una bella idea in se, ma ciascuno dei componenti questo Comitato è un bell’esempio di impegno sociale e civile, che mi aiuta e aiuta a riappropriarsi del nostro progetto di vita come parte di una comunità”. A seguire Michele Fanelli e l’Arch. Arturo Cucciolla, con l’aiuto di diapositive e del plastico dell’area interessata dal progetto “Parco del Castello”, ha brevemente ripercorso la storia di quell’area a partire dal “riempimento” che volle allontanare il mare dal Castello creando una sorta di “area di rispetto”. Un rispetto che organi dello Stato formalizzarono in “vincolo” nel 1930 (ed è estata mostrata la planimetria originale del “vincolo”, ritrovata dal Comitato all’Archivio di Stato) e che gli stessi organi dello Stato violentarono più volte, dalla realizzazione della grande strada a 4 corsie immediatamente a ridosso delle mura del Castello alle diverse costruzioni realizzate nel primo dopoguerra in area portuale. L’Arch. Cucciolla ha voluto sottolineare che l’esperienza del Comitato Parco del Castello, unitamente a una nuova sensibilità che le istituzioni locali stanno mostrando su temi come la riqualificazione urbana, sta diventando una sorta di “esperienza pilota” di un modo del tutto nuovo di governare la città in modo partecipato. La delibera comunale votata all’ unanimità dal Consiglio Comunale ha formalizzato l’avvio di questo percorso, e porterà alla sottoscrizione a giorni (probabilmente la prossima settimana) di un Protocollo fra Comune e l’Associazione Comitato “Parco del Castello” presieduto da Andrea Guarnieri Calò Carducci. E questo percorso si può allargare a diverse aree non solo della città di Bari (sono stati citati Piazza Umberto, l’area Fibronit e il parco di Punta Perotti con la riqualificazione della costa sud “liberata” dal fascio di binari fino a Torre a Mare) ma a tantissime aree della Città Metropolitana (ed è stato mostrato il risultato di un censimento che individua diverse aree dell’ex Provincia di Bari che necessitano di una riqualificazione per un utile riutilizzo alla comunità). L’Assessore Carla Tedesco e la Presidente del Municipio I Micaela Paparella, presenti in rappresentanza delle istituzioni, pur sottolineando che quello che si stava illustrando era allo stato poco più di un’idea, hanno ancora una volta giudicato assolutamente interessante e condivisibile la proposta che veniva avanzata dai cittadini organizzati alla Amministrazione, e che questa intendeva far propria essendo coerente col programma del Sindaco Antonio Decaro che vuole la città riappropriarsi del “suo mare”. Il “Parco del Castello” è UNA VISIONE che si inserisce in un progetto di città sicuramente ambizioso che la corrente Amministrazione sta portando avanti dal primo giorno di insediamento, poco meno di un anno fa. Nell’immediato si sta già lavorando per rendere liberamente fruibile un ettaro di area verde già presente e oggi di pertinenza del Provveditorato alle OO.PP. nel quale si intendono spostare le giostrine per i bambini oggi presenti nel parcheggio di Largo Santa Chiara, ma le progressive pedonalizzazioni di parte del centro murattiano, che presto interesseranno anche Piazza Federico II di Svevia e Piazza San Pietro nel cuore della città vecchia, unitamente ai diversi progetti di riqualificazione (si è citata l’area di Piazza Ferrarese, con gli ormai prossimi interventi di riqualificazione della Sala Murat, dell’ex Mercato del Pesce e del Margherita) rientrano in quel progetto, diventato programma di governo, di una città che si riappropria del suo mare. E per la città vecchia in particolare, liberarla dalle auto significa cancellare l’idea che si sia in presenza di un grande parcheggio a cielo aperto arrecando fastidio, e in alcuni casi problemi di sicurezza, ai passanti e ai turisti che le crociere portano nella nostro borgo antico. Ecco che la partecipazione dei cittadini che quotidianamente vivono la città vecchia diventa importante. Nel dibattito che è seguito, i cittadini residenti della città vecchia hanno avuto modo di confrontarsi con il Comitato e gli Amministratori. Relativamente alle zone di prossima pedonalizzazione è stata già individuata la soluzione: saranno potenziate le aree di parcheggio per i residenti (indicate con le strisce gialle) e due aree oggi con parcheggio a pagamento nelle immediate vicinanze avranno posti auto riservati ai residenti. Discorso a parte per gli esercizi commerciali, preoccupati che queste “novità” possano influire negativamente sul loro volume di affari. E’ evidente che alcune scelte fatte in passato abbiano penalizzato gli “esercizi storici”, ma l’Assessore Tedesco ha dimostrato di conoscere bene la storia della città e alcune distorsioni che il Piano Urban dell’epoca ha portato nel tessuto economico e sociale del borgo antico. Ma proprio l’approccio partecipato dovrebbe garantire in tal senso: si è parlato di viabilità di servizio e di orari di carico e scarico, di possibili agevolazioni nei tributi locali che l’Amministrazione potrebbe riconoscere alle attività commerciali “storiche” del borgo antico, e non solo. Una incontro, quindi, che rientra a pieno titolo in quel percorso che vuole l’Amministrazione e i cittadini uniti in un progetto virtuoso, che intende cambiare in meglio la città per lasciarla alle generazioni che verranno in una condizione migliore.
*Giornalista e Blogger