di Redazione FOTO/VIDE
Incontro con i cittadini Giovedi sera a San Giorgio Ionico per la consigliera regionale Annarita Lemma, Presidente della assemblea regionale del Partito Democratico, ricandidata alla prossima tornata elettorale del 31 Maggio. Introdotta dal collega Angelo di Leo e sostenuta da un intervento appassionato di Baldassarre Mangione, della quale ha esaltato le qualità nello svolgere l’azione politica all’insegna della passione e della legalità, al punto di meritare’ per antonomasia’ il titolo di “rompiscatole”, la candidata ha illustrato ai presenti i punti più rilevanti ai quali intende uniformare il suo impegno nella prossima Consigliatura regionale. “Una politica , – ha spiegato- che seguirà il “vizio e il vezzo” di entrare nel merito dei problemi”, così come ha appreso nel corso dei lunghi di anni di opposizione alle amministrazioni guidate da una destra ” complicata da trattare” ha chiosato. La candidata Lemma ha voluto spiegare il motivo della sua candidatura, non basata sul fatto di voler occupare necessariamente una cadrega, ma pensando piuttosto alla opportunità della sua “utilità”, (“essere presente se servo…”) , nella massima assise regionale. La candidata si è soffermata sui ritardi realizzati dal territorio tarantino per mancanza di programmazione in tutti i settori, nonostante il decennio a guida centro sinistra in Regione abbia segnato progressi importanti e opportunità facendo conseguire a tutta la Puglia risultati rilevanti in termini di economia e visibilità. Priorità nelle scelte e programmazione, la questione del territorio tarantino è “baricentrica”, ha dichiarato Annarita Lemma, perché se sulla questione Ilva si gioca una larga parte di economia pugliese, come è anche vero che il territorio ai fini di esaltare tutta la sua specificità e finanche la sua bellezza , necessita una selezione di candidati competenti e dei quali si è conosciuta la probità. A detta della candidata il fatto di conseguire consensi non può essere il parametro per chiedere al capo della coalizione “che cosa c’è per me?”, ma ,piuttosto , di far pesare l’autorità e l’onesta della candidatura in termini di ritorno sul territorio, per questi motivi ha rimarcato la necessità di pensare “al voto utile” anche in considerazione del fatto che la nuova Legge elettorale ha ridotto i numero degli eletti da 70 a 50 seggi, e il territorio tarantino eleggerà soltanto 7 consiglieri.