di Enzo Carrozzini
Una questione che toglie ogni entusiasmo di “muovere le mani” per il proprio territorio mandando a ramengo quel po’ di sentimento che si prova quando si vuole operare per il sempre decantato “bene comune”, ma spesso e volentieri vituperato. Trattasi della notizia segnalata stamani dal quotidiano on line “Cronache Tarantine”, che riporta il sanzionamento da parte dell’amministrazione comunale di Taranto mediante l’elevazione di 9 contravvenzioni del valore di 8 Mila euro per affissione non autorizzata recapitata a casa di un componente del gruppo “Ammazza che Piazza”.
Nove multe di un ammontare complessivo di quasi 8 mila euro per affissione non autorizzata. È l’amara sorpresa che, lo scorso 15 ottobre 2014, un componente del gruppo di “Ammazza che Piazza” si è visto recapitare a casa.
Ammazza che Piazza è gruppo costituito da giovani attivisti che si è inventato un evento nell’area mercatale della ex Palestra Ricciardi sita nel quartiere Salinella, che, totalmente autofinanziato e senza scopo di lucro, si propone di raccogliere fondi da reimpiegare in attività di riqualificazione dei parchi cittadini o delle aree verdi, per colmare le inadempienze delle Amministrazioni locali.
Le sanzioni riguardano le modalità di pubblicizzazione dell’evento evidente mente per mezzo di affissioni non autorizzate che solitamente ha luogo nei giorni 3 4 settembre, e nel 2014 è giunto alla terza edizione.
“Viviamo nell’città più mal governata d’Europa- dichiarano i ragazzi nell’articolo in questione – in cui le restrizioni vengono applicate nei confronti di chi si impegna quotidianamente per migliorarla”.
L’articolo prosegue informando che i giovani hanno proposto ricorso avverso le sanzioni, e pubbilcizzano la loro prossima iniziativa, prevista per lunedì 12 Gennaio, nelle strade tra Via Principe Amedeo e Via Duca degli Abruzzi, per proseguire la loro meritoria opera di pulizia e riqualificazione.
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