Continua “La settimana contro la violenza sulle donne”, con la drammatizzazione di Cappuccetto Rosso, per parlare di prevenzione, violenza, bullismo e omofobia, sull’isola in cui la diversità è un valore aggiunto.
Sabato 22 novembre, presso il Cantiere Maggese, laboratorio urbano patrocinato da Regione Puglia e Comune di Taranto, nella struttura che ospitava la Chiesa di San Gaetano, sull’omonimo slargo, nel cuore del centro storico, alle ore 19.00 torna il percorso di lettura, scrittura e drammatizzazione per bambini “FaVoliamo”.
Il laboratorio creativo, tenuto dall’acting coach Luigi Pignatelli, prevede una serie di happening, un saggio finale e la pubblicazione di una silloge di poesie, pagine di diario, opere grafiche, attraverso le quali i piccoli isolani raccontano il proprio rapporto con il microcosmo in cui vivono.
L’appuntamento odierno rientra nella serie di incontri socio-culturali quotidiana della seconda edizione de “La settimana contro la violenza sulle donne”, promossa dal 18 al 25 novembre, dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto, in collaborazione con la Rete Vittoria, composta, con il Patrocinio dell’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Taranto, da associazioni della provincia ionica, al fine di prevenire e contrastare fenomeni di violenza di genere e di cui l’Hermes Academy è tra le associazioni fondatrici.
Dopo i saluti di Isabella Convertino, vicepresidente della Cooperativa Carisma, gestore del Laboratorio Urbano Cantiere Maggese, Luigi Pignatelli e i suoi allievi drammatizzeranno la storia di Cappuccetto Rosso, una delle fiabe europee più popolari al mondo, di cui esistono numerose varianti; è stata trascritta, tra gli altri, da Charles Perrault (col titolo Le Petit Chaperon Rouge) e dai fratelli Grimm (Rotkäppchen). Pur essendo generalmente considerata adatta a essere raccontata ai bambini, contiene riferimenti non troppo celati ad argomenti come violenza e cannibalismo (in alcune versioni della fiaba, infatti, Cappuccetto Rosso mangia a sua insaputa la carne della nonna).
La storia è incentrata sul contrasto fra il mondo luminoso sicuro del villaggio e quello oscuro e insidioso della foresta, un’antitesi tipicamente medievale. Ciò che non conosciamo ci spaventa e nello stesso tempo suscita in noi interrogativi. La favola di Cappuccetto Rosso suggerisce di non perdere la curiosità di conoscere e il desiderio di cogliere le occasioni nuove, insolite e inattese che incontriamo lungo il nostro cammino. Da una lettura attenta emerge il consiglio di guardare ciò che sta intorno a noi, lasciandosi tentare dalle esperienze che si presentano. La dolce protagonista del racconto insegna, però, che è importante stare sempre attenti a non smarrire la strada. Bisogna guardarsi intorno senza mai dimenticare di ciò che si è. Il cacciatore salva Cappuccetto Rosso dalla pancia del lupo, allo stesso modo un cuore vigile e una consapevolezza piena ci salvano da quello sconosciuto selvaggio che potrebbe inghiottirci. È bene dunque ascoltare, aprirsi, crescere, sperimentarsi sempre, senza perdersi mai.
Alla performance seguirà un dibattito, in cui interverrano gli attivisti di Arcigay, al fine di informare, sensibilizzare, prevenire e contrastare fenomeni come violenza sulle donne, malattie sessualmente trasmissibili, bullismo, omofobia e transfobia.
“Mi preme sottolineare che i piccoli isolani si dimostrano assai sensibili a questi temi, tanto da essere diventati veri e propri baby-attivisti, in famiglia, a scuola, sull’isola intera e oltre. La mia esperienza quotidiana tra i vicoli del centro storico, le emozioni condivise con i suoi abitanti, l’affetto e la semplicità con cui io e gli ospiti delle nostre iniziative veniamo accolti mi permettono di affermare che la città vecchia è diventata l’oasi della diversità, non solo legata all’orientamento sessuale. Qui non si ha paura dell’ignoto, del diverso da sé. L’inconsueto viene considerato un valore aggiunto, fonte inesauribile di sapere, poiché stimola la curiosità, l’approfondimento, lo studio, la scoperta dell’interlocutore e, di conseguenza, di se stessi. La diversità per gli isolani, bambini o adulti che siano, è un valore aggiunto. Abbiamo molto da imparare da loro.” Luigi Pignatelli, presidente dell’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto.
In chiusura di serata è prevista la degustazione di pettole, preparate dai volontari dell’Hermes Academy Onlus e della Cooperativa Carisma.
La partecipazione all’incontro socio-culturale è aperta ad un pubblico di grandi e piccini ed è libera e gratuita.
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