Di Eleonora Arnesano
Sollecitati da lettere inviateci dai lettori oltre che dai messaggi indirizzati sulla nostra pagina del social network facebook, desideriamo intervenire sulla questione rifiuti,con la fondata speranza che dal confronto possano scaturire riflessioni in grado di aiutare tutte le parti in causa a comprendere le reciproche posizioni, ma , soprattutto, fornire degli spunti che possano aiutare l’amministrazione e l’azienda deputata all’igiene urbano a ricercare soluzioni alle disfunzioni che si stanno lamentando.
La questione dell’ igiene Urbano, come ovvio, riguarda tutti i cittadini, ognuno impegnato nelle sue funzioni, a cominciare da coloro che hanno l’onore e l’onere di gestire le cosa pubblica, le aziende di servizi fino all’ultimo iscritto nel registro anagrafe. E allora è necessario subito porre in rilievo alcune questioni : a fronte della maggioranza dei Sangiorgesi rispettosi dei regolamenti di conferimento rifiuti che attestano il loro rispetto per l’igiene e l’ambiente della loro città , che non termina sull’uscio di casa ma comprende tutta la natura che ci circonda, esistono altri personaggi che si comportano in misura diametralmente opposta che come tali vanno pesantemente sanzionati. Il problema delle sanzioni, ovviamente , riguarda un servizio capace di vigilanza dei luoghi illegalmente utilizzati a discarica abusiva, (quando il rifiuto è depositato fuori dal contenitore relativo), che ,verosimilmente ,con le esigue forze a disposizione del corpo del Vigili urbani è umanamente impossibile. il corpo dei Vigili Urbani della nostra città è costituito da 9 Unità e pensare che possano svolgere, oltre ai compiti di istituto, anche quello di guardie ecologiche e quindi sanzionare ogni comportamento scorretto in termini di igiene urbana, oltre che vigilare l’operato di circa 17.000 abitanti, è fuori da ogni logica. Ai vigili va tutto il nostro sostegno e fiducia, e anzi andrebbero supportati nel loro compito, e tutti noi, oltre a biasimare l ‘ operato dei concittadini contravventori delle regole del buon vivere civile, dovremmo avere un po’ più di coraggio nel richiamarli al rispetto di esse, spiegando loro che non rispettando le regole della raccolta differenziata si sprecherà territorio , perché le discariche di rifiuti sono ormai allo stremo, e richiedono altri spazi in cui tombarli, perché una condotta siffatta non crea le condizioni affinché anche dalla gestione del ciclo dei rifiuti possa generarsi un’economia sana, capace di risparmio di denaro e territorio. In ultimo riscontriamo lamentele che il servizio non venga svolto adeguatamente, non abbiamo elementi per giudicare, comprendiamo che l’inizio di una pratica virtuosa quale quella della raccolta differenziata possa generare anche una sorta di adesione fastidiosa, per la rivoluzione che genera su antiche e deleterie abitudini consolidate, ma nel caso le disfunzioni sulla raccolta dovessero continuare è necessario che l’assessore competente verifichi l’operato dell’ Azienda deputata al servizio, affinché questa possa rispettare gli obblighi cui è tenuta ,non certo gratuitamente, per la Comunità. In conclusione salutando il servizio di raccolta differenziata quale scelta lungimirante e necessaria di ogni Comunità che voglia definirsi tale, è bene ribadire che essa non è una fregola di un amministrazione matrigna ma una scelta strategica che aiuta a preservare l’ambiente e spendere meno. In definitiva più si differenzia, meno si inquina, più risparmia. Riflettiamo e pensiamo ai figli dei nostri figli….. © giornalearmonia.it