E’ possibile fare un programma del tipo reality Show , cercando di modificarne geneticamente e le coordinate di quello spettacolo per far si che possa assumere un taglio un po’ più culturale? E’ la domanda che si facevano i due autori del Format televisivo “Artisti appiedati per le strade d’Italia”, Davide Ndoj ed Enzo Carrozzini, prendendo ispirazione da episodi di vita reale vissuta da parte di Davide, allorquando giovanissimo lascia il suo paese, l’Albania, per approdare in Italia (siamo nei primi anni 90), dopo una serie di peripezie come novello Ulisse all’ incontrario. Espedienti leciti per sopravvivere guadagnare qual cosina inventandosi artista da strada clown e ballerino, dormendo all’addiaccio in capannoni o case abbandonate, per poi finalmente raggiungere l’Italia, per reinventarsi una vita decisamente più tranquilla. Così prende corpo la struttura del format, in cui artisti di strada, musicisti clown, attori, mimi, devono affrontare le strade per guadagnarsi da vivere muniti solo di sacco a pelo. E da li iniziano tappe da svolgersi con tutti i partecipanti che via via vengono scelti da una giuria di spettatori ed esperti. L’approfondimento culturale, unico fio ad ora nel genere format, è introdotto col fatto di svolgere le tappe localizzandole tra le strade che attraversano località più belle e caratteristiche dal punto di vista naturale e paesaggistico bel Paese, (ad es. Valle d’Itria, Via Flaminia umbra, Cinque Terre, Salento e via seguitando), insomma un occasione per far promozione facendo descrivere quelle bellezze dagli stessi protagonisti del reality. Se son rose…..
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