Di Enzo Carrozzini
Il mondo dello spettacolo, e non solo, è in lutto per la scomparsa dell’attore statunitense Robin Wiliams. Il tragico evento è accaduto l’altra sera in California a Tiburon nell’abitazione che l’attore condivideva con la moglie Susan Schneider, la quale ha allertato la polizia dopo aver rinvenuto il marito privo di sensi. Secondo in privi rilievi l’attore si sarebbe suicidato procurandosi asfissia, sebbene si dovranno attendere gli esiti dell’autopsia. L’attore, mitico protagonista di opere cinematografiche quali: “Good Morning Viet Nam”, “L’attimo fuggente”, “Mrs. Doubtfire”, “Patch Adams” e molti altri, secondo un’auto si apprende dai media americani, era affetto di grave firma di depressione e in cura di disintossicazione da alcool. La moglie Susan ha chiesto di ricordare Robin per il “suo sorriso” e non per il modo col quale ha scelto di lasciare la vita.
Una grande perdita per il mondo, per la caratura artistica e per la persona, attenta al sociale, così sono intervenuti colleghi ed estimatori dell’attore premio Oscar, a cominciare dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama che ha dichiarato:” Ci ha fatto ridere, ci ha fatto piangere, ha donato il suo incommensurabile talento a chi ne aveva più bisogno”.