Un portavoce del Governo Cameron, come riporta il Guardian ha annunciato che “non daremo più licenze se c’è un chiaro rischio che l’equipaggiamento venga utilizzato per la repressione interna o se c’è un chiaro rischio che possa provocare o prolungare il conflitto”.
La segnalazione OMS di questo focolaio era contrassegnata da un codice che indica la grande rilevanza scientifica a fini di ricerca. In questo caso infatti si ha una visione completa e dettagliata dei sintomi dell’Esibizionismo Coatto. Il Premier David Cameron, che come tutti i suoi colleghi mondiali, ha trascorso le ultime settimane facendo vistosissime capriole pur di non dichiarare nulla, pur di non prendere nessuna posizione sul nuovo conflitto israelo-palestinese, piegato dal virus è stato costretto dalla componente “esibizionista” del virus, a spararne una, una qualsiasi.
E l’ha sparata pure grossa. (Oggi le più grandi commesse di armi e logistiche militari sono tra produttori e le principali PMC Private Military Companies. C’è da chiedere in che modo il Governo UK possa predeterminare la conformità alle convenzioni internazionali, dei vari utilizzi dei materiali che le PMC liberamente decideranno di fare nel tempo.)
Gli scienziati ora sono in fermento per l’occasione, mai avuta prima, di poter studiare l’evolversi del virus. Sarà appagato dai sintomi indotti nell’ospite o si manifesterà ancora? Ed in casi si manifesti di nuovo, come sarà?
Il secondo focolaio e’ segnalato a Mountain View, Santa Clara (California – USA). In questo caso il virus ha colpito il top management di Google, nota multinazionale del web.
Nei giorni scorsi The Daily Dot, testata online di lingua inglese, ha riferito di lamentele di gruppi d’opinione sull’opportunità, da parte di Google, di rendere scaricabili dal loro portale-mercato di app, giochi relativi alla guerra israelo-palestinese.
In seguito a queste lamentele Google avrebbe rimosso dalla piattaforma alcuni dei giochi incriminati.
Nello specifico un portavoce di Google (ricordo, una società privata), rifiutandosi di parlare di singole app ha precisato che “noi rimuoviamo dalla piattaforma Google Play tutte le app che violino le nostre policies, ossia tutte quelle che promuovano in qualsiasi modo l’odio etnico o razziale o che possano rappresentare una minaccia ai danni di altri utenti”.
Anche in questo caso il virus ha colpito soggetti che in questo momento, tutto avrebbero voluto, meno che esser coinvolte in qualsiasi modo, nel conflitto tra Israele e Gaza.
Eppure l’Esibizionismo coatto ha indotto anche loro a spararla. E pure loro l’han sparata grossa.
Da quando si sottopongono i video games al vaglio di censori moralisti? Personalmente sono cresciuto nel pieno della generazione Rambo in cui i Sovietici andavano spazzati via. Poco dopo è subentrata la generazione del Golfo, generazione cresciuta a suon di “ammazza l’arabo”. E prima ancora della mia generazione c’era quella dei figli dei fiori, usi a sparare digitalmente a qualsiasi essere vivente non americano si muovesse su suolo Vietnamita.
Le misure per debellare il virus sono ancora in fase di studio ma un accorgimento si può usare.
Qualora si avvertisse un irresistibile impulso di comunicare al mondo qualcosa, pur avvertendo un impulso simile ma meno potente, di restare in silenzio, si conti fino a 100.000. Non siamo così ospitali con i virus che ci invadono!
*giornalista e Blogger (segui il blog http://theghyan.blogspot.it/)