Parte la nona settimana della quinta edizione della kermesse di Arti Sceniche, Visive e Letterarie “Hermes on Streets Summer’s Festival” – promossa, dal 27 maggio al 27 settembre, dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus, in collaborazione con la ProLoco di Taranto e numerose altre associazioni – che, attraverso mostre di arte visiva, reading, recital, proiezioni, presentazioni di libri, lectio magistralis, happening e concerti, celebra l’estate tarantina, con la finalità di riscoprire, valorizzare e conservare la memoria storica locale, educare le nuove generazioni (e non solo) alla bellezza, alla diversità e allo sviluppo sostenibile.
Cineforum per i più piccoli
Lunedì 21 Luglio, l’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto invita i propri soci presso la sede in Via Oberdan #71, dove a partire dalle ore 21.30, per il ciclo “Cineforum”, verrà proiettato “Tiffany e i tre briganti”, film d’animazione di produzione tedesca, diretto nel 2007 da Hayo Freitag. La partecipazione alla serata è libera e gratuita. Occorre però prenotare al +39 346/6226998.
La piccola orfana Tiffany, pur di evitare l’orfanotrofio, preferisce farsi rapire da tre temibili briganti, convincendoli di essere la figlia di un Maharajà. Inizia così la sua avventura fra tre briganti buoni, Potente, Volente e Nolente, orfanelli sfruttati e una direttrice spietata assetata di zucchero.
Tiffany e i tre briganti“Tiffany e i tre briganti” è una fiaba che nasce da un libro per l’infanzia (“I tre briganti”) di Tomi Ungerer, pubblicato nel 1960, tradotto in diciotto lingue e vincitore del premio Hans Christian Andersen per le sue illustrazioni. Basta leggere le notizie sulla vita di Ungerer (nato in Alsazia nel 1931, affermatosi a New York come artista riconosciuto internazionalmente, trapiantatosi poi, dopo vagabondaggi vari, in Irlanda) per capire che il film di Hayo Freitag è qualcosa di più e di diverso da un film per bambini.
L’animazione totale e totalizzante stile Pixar in questa fiaba sulla diversità e sulla solitudine (vista come bisogno di qualcuno) non serve. Quello che emerge è l’accuratezza del disegno, lo studio del tratto, le forme delle sagome, l’attenzione al movimento come elemento di descrizione di un personaggio. Surreale e studiatissimo il lavoro sul colore delle ambientazioni, tra il blu notturno del bosco, il grigiume del lavoro nei campi, il rosso del cielo e delle mura dell’orfanotrofio. La resa cromatica si rivela camaleontica, in una direzione antirealistica e fortemente poetica: i briganti si colorano di blu-notte all’uscita della caverna, il fumo della torre dell’orfanotrofio fa sanguinare il cielo rossastro. Qua e là spinte surreali: i riflettori che si accendono improvvisamente, un gufo che si schianta su un’enorme luna di cartapesta (alla Georges Méliès), l’unicorno rossastro dal movimento sinuoso e ipnotico delle zampe.
Il film, ben diretto da Freitag, è un folgorante compendio di tutta la storia dell’animazione, dalle ombre da lanterna magica ai giochi di silhouette alla Lotte Reiniger (la direttrice dell’orfanotrofio), da Walt Disney a Paul Driessen passando persino dal pakistano Ishu Patel (il racconto sul Maharajà e i suoi ricchi averi), in un’accurata miscela di effetti 3D (poco e con discrezione) e 2D. Consigliato a chi ha la voglia e la pazienza di tornare a riflettere sulle fiabe, con grazia e leggerezza.
Per ulteriori informazione e per prendere visione del calendario completo delle iniziative promosse dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus – Arcigay Taranto, consultare il sito www.hermesacademy.blogspot.it
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