di Enzo Carrozzini
A tre anni dalla pubblicazione di “Quando saremo fratelli Uniti”, album concettuale uscito in concomitanza del 150° anniversario dell’Unita d’Italia, nel quale descriveva le vicende della guerra di conquista dell’Italia Meridionale da parte dei Savoia,una sorta di rilettura della storia patria ma “vista dal di sotto…”, (come narra egli stesso in “Mediterranea” un brano del medesimo album), il cantautore di Lizzano Mimmo Cavallo si ripresenta con il suo nuovo lavoro dal titolo “Dalla Parte delle bestie”. Novembre scorso aveva già visto la pubblicazione del video del singolo “Bandidonato”, contenuto in nel progetto musicale in uscita, che conferma lo stile ironico e graffiante del cantautore tarantino, basato su giochi di parole e non sense attraverso i quali si esaltano i protagonisti del video: Joe Meticcio e Donato. Il lavoro è pubblicato da Suoni dall’Italia -Produzioni Musicali- è l’etichetta (“Suoni dall’Italia” nasce come una nuova piccola struttura in grado di riprendere il filo con quello che era la concezione originale di laboratorio, di luogo di incontro per artisti, musicisti, compositori, autori, arrangiatori e produttori). I brani sono 14 + una ghost track, prossimamente in vendita sulla piattaforma www.self.it. Mimmo è un antico amico di Armonia, lo abbiamo incontrato mentre è intento, insieme ai produttori, nella scelta dei brani da inserire nell’album. Il titolo è già emblematico….
Ciao Mimmo , senza svelare particolari che possano inficiare la sorpresa, puoi narrarci per grandi linee quale saranno le tematiche dell’album?)
Chi mi conosce sa che è difficile che io possa scostarmi dalle tematiche che dal 1980 hanno caratterizzato il mio percorso artistico-musicale. Dare comunque una rappresentazione di se, della propria musica è sempre alquanto imbarazzante. Difficile trovare la parole giuste. Le parole sono aerosol, profumatori d’ambiente e, molto spesso, nascondono invece di svelare. A grande linee, comunque, già alcuni dei titoli delle canzoni “raccontano” e possono essere esplicativi del contenuto: “Bandidonato” “Rebellion” “Dalla parte delle bestie” “Invincibile”…ti bastano, no?
“Dalla parte delle bestie” (il titolo del CD) parla dunque dei contrari, dei perdenti, degli esclusi, degli ultimi, pirati, briganti….ancora “invitti”. “Invincibile” non è chi non ha mai perso ma chi pur avendo perso non si da per vinto. Tra l’latro Pino Aprile(Giornalista e scrittore autore Terroni, Best seller 2011 ndr), ha proprio scritto una chiosa su questo brano sottolineando il collegamento ai lavori precedenti.
Possiamo definirlo un album concettuale come quello dedicato alla celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia?
A mio avviso si. Ieri i briganti oggi gli omologati di “Regolare” disillusi dalla politica e dalla vita “volevo cambiare il mondo ma ci ho sbattuto il muso”. Ma siamo sempre qui più vivi che mai con “Revolver” “Rebellion” e “Invincibile. Naturalmente mi rivolgo e cerco nuovi “utenti” per non fare l’errore di parlare ai soliti convertiti. Mi pare che “Regolare” sia il lato B, la faccia contraria e speculare di “Siamo Briganti”.
La tematica del meridionalismo sempre e profondamente attuale nel tuo modo di essere e di scrivere , si ripeterà in questo album?
Il meridionalismo c’è e ci sarà sempre nelle mie canzoni. Siamo indios, indisossinati. Candele che bruciano da tutt’e due le estremità. Con la nostra rabbia. Il fallimento del Sud e della nostra storia è diventato una specie di Sindone da offrire come interpretazione storica. Ecco, basta con tuto questo! Occorre buttare giù questo cucuzzaro, questo altare di falsità e menzogne. Il Sud è l’alternativa. Possiamo spiegare al mondo cos’è il bello senza l’ossessione della crescita che ci propina il faraone europeo. Dobbiamo tornare a volare alto! Una società non vincente ma vivente. Ascoltare “Mare Jonio”, “La voce della Taranta”…….
Quale messaggio ti proponi di cantare?
Forse il passepartout, la chiave di lettura, è la sofferenza. La sofferenza degli esclusi, dei contrari, degli sconzaioco….la sofferenza della nostra musica coi suoi melismi, il modo minore, i ritmi liberi, i canti africani. La Taranta è il nostro blues. Parlo anche della sofferenza delle donne. Nonostante ci vogliano propinare l’immagine vincente delle “Donne tailleurs e sorrisi” sappiamo che nel mondo è raddoppiato il numero delle donne che vivono in povertà. Dalla sofferenza può nascere la speranza. La povertà, come l’ambra e la cenere, è qualcosa che preserva un territorio salvandolo dalla contaminazione dello “sviluppo”. Allo stesso modo dalla sofferenza può germogliare la speranza.
Ci sarà una ballata d’amore?
Si. Una è dedicata a mio padre e a tutti quelli che un padre non lo hanno più. L’altro al mio mare e al mio Sud (Mare Jonio) e infine “L’altra parte di me”…quella metà che ognuno di noi agogna da quando all’origine, secondo Platone, fummo divisi…e poi ci sarà una piccola sorpresa.
Chi sono i componenti della Band?
i componenti della band sono a tutt’oggi, in via di definizione. Tutto, comunque, ruota intorno alla figura centrale del pianista-tastierista Luciano Zanoni col quale ho arrangiato parte dei brani.
Grazie Mimmo, “Dalla Parte delle Bestie” allora…..