Per “Periferie”, la stagione di teatro del Crest, domenica 26 gennaio 2014, alle ore 21 al TaTÀ di Taranto, va in scena “Pinocchio” di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani, con Enrico Castellani, Paolo Facchini, Luigi Ferrarini, Riccardo Sielli e Luca Scotton, progetto Babilonia Teatri. Uno spettacolo che parla della vita che si risveglia dal coma, portandone in scena i segni, le debolezze, la forza, le durezze e i suoi protagonisti, con il loro dolore e anche la loro inaspettata e liberatoria comicità. Conosciuti per il loro teatro dai tratti crudi e iperrealisti, le loro opere create attraverso elaborati collage di testi presi da giornali, dialoghi colti per strada, televisione, radio, Valeria Raimondi ed Enrico Castellani stavolta non solo si confrontano con il reale, ma lo portano dentro al teatro e lo offrono direttamente al pubblico. Infatti, “Pinocchio” è realizzato con “gli Amici di Luca”, associazione teatrale formata da persone uscite dal coma, che si auto rappresentano in scena.
In filigrana ci sono “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi, con la marionetta legnosa che diventa un ciuchino e poi perfino un bambino: emblema della trasformazione anche dolorosa, Pinocchio alla fine della prima parte del libro cade anche lui in uno strano stato di coma, tra il grillo parlante, magari rappresentato dalla voce fuori campo, il paese dei balocchi e Lucignolo. In questo lavoro i “babilonesi” Raimondi e Castellani non rinunciano alla loro cifra, tanto che tra le numerose esperienze teatrali che si realizzano nell’universo del disagio, l’originalità di “Pinocchio” consiste probabilmente nell’aver scansato ogni forma di pietismo, vero o falso che sia, puntando con uno stile crudo e asciutto a una più profonda comprensione.
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