C’erano una volta, nell’orfanotrofio ebraico di Praga, un compositore e tanti bambini…
Potrebbe iniziare così la favola di Brundibár, l’opera musicale per bambini scritta nel 1938 dal compositore Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister, entrambi ebrei cecoslovacchi, che poi durante la guerra fu rappresentata per 55 volte nel campo di concentramento di Theresienstadt da bambini e attori ebrei che poi furono trucidati.
Per ricordare la Shoah quest’anno l’Orchestra Magna Grecia produce, con il sostegno di Programma Sviluppo di Taranto, l’opera “Brundibár” con la regia e la direzione del M° concertatore Francesco Lotoro.
Al progetto hanno aderito istituti scolastici di Taranto e Grottaglie che nelle mattinate di domani, lunedì 20, e martedì 21, porteranno le loro scolaresche al Teatro Orfeo di Taranto per assistere alla rappresentazione di Brundibár: l’Istituto Comprensivo “Don Bosco” di Grottaglie, mentre di Taranto il 16° Circolo “Europa-Basile”, l’Istituto comprensivo “S.G. Bosco”, l’Istituto comprensivo “Renato Moro”, la Scuola secondaria “Colombo”, il Liceo classico “Archita” l’Istituto comprensivo “Galilei e l’Istituto comprensivo “XXV Luglio-Bettolo”.
Lo spettacolo teatrale sarà poi replicato, in occasione della “Giornata della Memoria, per il cartellone della stagione “XXII Eventi Musicali”, lunedì 27 gennaio al Teatro Orfeo di Taranto info 099.7304422 – 4526853 e www.orchestramagnagrecia.it.
In Brundibár ci saranno l’Orchestra ICO della Magna Grecia, direttore Francesco Lotoro, il Coro dell’istituto musicale Paisiello diretto dal M° Carmen Fornaro, e il Coro dell’Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco” diretto dal M° Roberto Ceci. Gli attori: Paolo Candido sarà Brundibár, Pia Raffaele Pepicek, Federica Altomare Aninka, Imma Riccardi il cane, Valeria Dimaria il gatto, Federica Marotta il passerotto e Angelo De Leonardis il poliziotto.
Brundibár narra la storia di Pepícek e Aninka, un fratello e una sorella poveri e orfani di padre, che devono comprare un po’ di latte per salvare la madre malata. Per racimolare qualche soldo decidono di cantare al mercato, ma sono ostacolati nel loro intento da Brundibár, un malvagio suonatore d’organetto che rappresenta Hitler: aiutati dai bambini del paese, che rappresentano il popolo ebraico, nonché da un passero, un gatto, un cane, Pepícek e Aninka riusciranno alla fine a cacciare Brundibár e a cantare e danzare nel mercato, riuscendo così a guadagnare i soldi per comprare il latte e salvare la mamma.
Brundibár non è soltanto una bella favola per ragazzi: essa contiene un drammatico messaggio e un’intensa simbologia, un racconto nel quale l’iniziale senso di impotenza si trasforma nel riscatto finale.
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