Riceviamo e pubblichiamo 09/09/2021 16:05
“Lettera aperta all’Arcivescovo Mons. Filippo Santoro
Sua Eminenza, Sentiamo la necessità di scriverLe pubblicamente questa lettera a seguito degli incresciosi fatti
verificatosi nella comunità di San Giorgio Ionico e, segnatamente, in riferimento alle prossime
elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre e alle tre parrocchie locali.
Sappiamo che è stato già informato telefonicamente di alcuni episodi, tuttavia il fenomeno, lungi
dall’essere stato arginato, si è addirittura aggravato.
È inaccettabile che soggetti appartenenti ad istituzioni Ecclesiastiche manovrino gli stessi fedeli
per dirottare i voti verso alcuni candidati consiglieri, schierandosi apertamente in favore
dell’amministrazione uscente guidata dal dott. Cosimo Fabbiano.
È inconcepibile che i collaboratori dei parroci debbano collocarsi sul sagrato della Chiesa per
distribuire ai fedeli, alla fine della funzione religiosa, “santini elettorali”.
È inammissibile che gli appartenenti un noto Istituto secolare locale debbano contattare
addirittura telefonicamente alcuni fedeli al fine di convincere loro della bontà di votare il
candidato da loro prediletto.
Tutto questo riteniamo sia profondamente ingiusto e assolutamente contrario ai precetti cristiani.
La Chiesa, attraverso i suoi rappresentanti e nelle varie articolazioni di cui si compone, non può
intervenire, più o meno indirettamente, nella competizione politica, perché la missione religiosa
non può e non deve diventare “di parte”.
La Chiesa, mediante i suoi esponenti, non può e non deve influenzare il voto dei suoi fedeli, i quali
devono sentirsi liberi di votare chi vogliono senza doversi sentire “peccatori”, senza doversi sentire
condizionati psicologicamente.
Non le scriviamo questa lettera perché ci sentiamo in difficoltà, come sostenuto sulla stampa dalla
coalizione facente capo a Fabbiano. Siamo portati invece a pensare che chi sia in difficoltà siano
proprio i candidati delle liste di Fabbiano, costretti a ricorrere anche a questi mezzi pur di
raccattare voti.
Confidiamo nel Suo deciso intervento affinché questi spudorati ed inopportuni comportamenti
cessino immediatamente e non influenzino la campagna elettorale in atto, sottolineando che,
laddove fosse necessario, dal momento che siamo stati tacciati di aver inventato la vicenda per
giustificare i nostri futuri insuccessi, saremo pronti a portare nelle piazze i cittadini testimoni
oculari degli episodi in parola.
Quello che a noi interessa è scuotere le coscienze, far capire ai cittadini che la politica è fatta
anche da persone per bene, libere, e non solo da sotterfugi e da attaccamento alle poltrone.
Vorremmo far capire ai cittadini che la Chiesa, quale istituzione universale, vede in eguale modo i
suoi figli. Per quello Le chiediamo di prendere una posizione.
Tutto ciò al di là dell’esito della competizione, perché di quello si tratta per noi: una mera gara che
vedrà dei vincitori e vinti e nella quale non vogliamo primeggiare ad ogni costo o con qualsiasi
mezzo perché rispettiamo la libertà dei cittadini di esprimere la propria preferenza verso chi più gli
si aggrada e perché per noi la politica è una missione, fare il bene comune, non un mestiere.
Confidando nel Suo tempestivo intervento atto a far cessare immediatamente tali deplorevoli
comportamenti e di una Sua presa di posizione in merito,
Cogliamo l’occasione per salutarLa cordialmente”
La coalizione a sostegno della candidata Sindaco Carabotto