A cura di Rino Bizzarro
Oggi alle ore 18,30, presso L’Eccezione – Cultura e Spettacolo di Puglia Teatro, a Bari, in Via Indipendenza 75, per la 45^ stagione artistica di Puglia Teatro, patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, secondo appuntamento-spettacolo del ciclo di incontri ‘Polvere di stelle’, che questa volta avrà per argomento “Per una letteratura barese – Gli ‘Sckattarule’ con la Pazzia di Orlando”, con l’intervento di Franca Fabris Angelillo; presentazione critica di Daniele Giancane.
Le ricerche, lo studio dei maggiori poeti dialettali baresi (Abbrescia, Lopez, Savelli,Nitti etc.) e i preziosi suggerimenti ricevuti da Alfredo Giovine sono stati determinanti per la formazione e l’avviamento alla poesia in dialetto barese di Franca Angelillo Fabris, già docente per quarant’anni nelle scuole medie di Bari. Ha così potuto conoscere e sperimentare anche a scuola il fascino, l’importanza e la valenza sociale del dialetto, una lingua a lungo bistrattata. Per molto tempo, infatti, il dialetto barese in particolare, è stato considerato un semplice mezzo per far ridere, mentre la sua funzione primaria consiste nell’esprimere i sentimenti della vita quotidiana del popolo. Il dialetto è un mezzo di comunicazione vivace, fresco, spontaneo e realistico. Attraverso l’esperienza di anni d’insegnamento con ragazzi di diversa estrazione sociale Franca Fabris ha sentito l’esigenza di esprimere con il vernacolo gesti ed emozioni quotidiani che forse l’italiano non le avrebbe consentito con eguale efficacia. La sua poetica nasce da emozioni e da un’ispirazione tratta dall’osservazione quotidiana della realtà circostante, varia nei contenuti e nelle fonti, ma sempre con un particolare sguardo alla sua amata Bari, al suo folklore e alla vita nel presente e nel passato, evitando il banale confronto, bensì cercando di trasmettere nei versi l’odore dei luoghi e dei tempi che la poetessa ha vissuto pienamente.
*Direttore Artistico di Puglia Teatro