Se ne è andato a seguito di un infarto Martino Scialpi, il commerciante di Martina Franca vincitore nel 1981 di circa un miliardo di lire per un 13 al Totocalcio, che non si è mai visto riconoscere la vincita dal Coni nonostante l’autenticità della copia in suo possesso, perché la matrice della schedina vincente non sarebbe mai giunta alla commissione l Totocalcio di Bari. A nulla sono valsi ben 38 anni passati nei tribunali, tra speranze di vedersi riconosciuto un diritto che riteneva acquisito, passando anche per una denuncia di truffa e falso dalla quale poi ne usci completamente assolto. Un cuore probabilmente troppo affaticato dalle vicissitudini seguite alle vicende della mancata vincita, non ha potuto più supportare la caparbietà di un uomo che continuava a non darsi per vinto. Che fine ha fatto la matrice originale della vincita? E’ mai possibile che non si sia trovato un solo responsabile dell’allucinante vicenda? Perché lo Stato a seguito di talune sciatterie umane deve diventare patrigno? Sono domande che ci affliggono innanzi alla storia di quest’uomo cui va tutta la nostra considerazione umana.
E’MANCATO MARTINO SCIALPI. VINSE UN 13 AL TOTOCALCIO MAI RICONOSCIUTO DAL CONI
Armonia è un etimo stupendo! Il creatore delle parole non poteva inventare altro termine per esprimere il concerto di bellezza che insiste in esso. Armonia in un insieme di note, di strumenti, armonia di una comunità di persone… E’ davvero difficile che nella società in cui viviamo, di questi tempi, regni armonia, poiché sembra che il bisogno ancestrale più intimo e infimo di ogni persona sia quello di ferie e imbrogliare il proprio simile, invece di privilegiare il rapporto ed il dialogo,per l’ appunto, in una società che è contrapposta per idee ed interessi di casta, credi religiosi e politici. Armonia sta operando affinchè il confronto di idee nella piccola comunità di San Giorgio, possa tradursi in arricchimento culturale dei lettori e di chiunque vorrà avvicinarvisi. Anche la presenza di una modestissima ma appassionata (perchè è soltanto passione che muove la redazione) realtà editoriale contribuisce a formare “bene comune”. E il bene comune sarà l’unica lucida follia che la redazione vorrà contribuire a perseguire.