Redazione
“Un uomo senza musica è come un uomo senza gusto o senza udito: ha un senso in meno”.
Un bellissimo aforisma sulla musica pensato dall’indimenticabile pedagogo e scrittore piemontese Gianni Rodari offre un’importante cornice di riflessione sulla imprescindibile necessità di fare avvicinare i più giovani alla musica classica. Un’esigenza sentita vieppiù da parte di docenti di musica illuminati e, siamo certi, abbia costituito grande punto di riferimento nell’attività di insegnamento e divulgazione profusa da Vitaliano Iannuzzi, autore del volume “…Mamma ti racconto il Petruzzelli” edito per i tipi Edizioni del Rosone di Foggia.
Il professor Iannuzzi titolare della cattedra di Pianoforte principale presso il Conservatorio di Musica “Nicolò Piccinni” di Bari, all’intensa carriera concertistica coniuga una encomiabile e generosa opera di divulgazione alla certosina attività di ricerca e studio a certificazione di quanto la musica sia in stretta connessione con altre discipline, spaziando dalla matematica alla medicina e le diverse opere pubblicate dal docente canosino, divenuto nel frattempo barese d’adozione, ne costituiscono evidente conferma.
L’intento di fare pedagogia e divulgazione culturale musicale è ampiamente realizzato anche nel libro “…Mamma ti racconto il Petruzzelli”, che in definitiva si propone di spiegare la lirica ai bambini, e nello specifico l’obiettivo riguarda i ragazzini tra i 9 e 13 anni.
Nel libro l’autore catalizza l’attenzione dei lettori narrando il rapporto tra un nonno di umile estrazione, il melomane Sabino, abitante della città vecchia di Bari appassionato di lirica che si guadagna da vivere raccogliendo ferri vecchi e cartoni con un vecchio “tre ruote”, e al tempo stesso facendo convivere l’attività di sopravvivenza con la spasmodica ricerca di dischi antichi in vinile di musica melò e cimeli teatrali, e il nipotino Nicola, (la cui narrazione in prima persona, fa trapelare risvolti autobiografici dell’autore), il quale grazie al nonno incomincia a coltivare interesse per il melodramma.
È così in un susseguirsi di ricordi, aneddoti, di arie cantate dall’anziano melomane che diventano colonna sonora del vivere quotidiano, o addirittura assistendo col piccolo Nicola ad alcune rappresentazioni nel ricostruito Teatro Petruzzelli dopo il tragico rogo del 27 Ottobre 1991, nonno Sabino susciterà quell’interesse che se non farà del bimbo un musicista, lo stimolerà ad essere fruitore futuro di una musica che molti, a torto, considerano d’élite, ma svelante in realtà, la sua essenza popolare.
Il volume concepito come libro di testo per l’educazione musicale, si compendia di riproduzioni di foto, locandine di film dedicati all’opera, (addirittura riproduzioni delle antiche figurine del dado Liebig dedicate ai protagonisti delle opere), ma ciò che sorprende è l’invito che il Professor Iannuzzi rivolge ai ragazzini lasciando loro uno spazio su cui possano trascrivere le proprie impressioni sulle tematiche, o per poter rievocare gli eventi, anche ricorrendo alla lingua dialettale, convinto come è che se “la musica come la lingua unisce, il dialetto fa comunità“…
Venerdì 29 marzo alle ore 18:00 presso le sale della Galleria Nazionale della Puglia di Bitonto il Maestro Iannuzzi presenterà il volume dialogando con la Professoressa Elvy Sarno, la lettura di alcuni brani del libri sarà affidata agli attori Floriana Uva e Enzo carrozzini.