Nasce la rubrica “SANGIORGESI NEL MONDO” Storie da raccontare. Il primo è di Angelo Salfa che lavora e vive a Carpi. (Attendiamo altre vostre storie, video e selfi)
Sono già 10 anni che risiedo a Carpi, una bella cittadina in provincia di Modena. Si vive abbastanza bene perché è una cittadina ideale per le famiglie con i figli dove c’è un po’ di tutto.
A San Giorgio avrei voluto fare il conducente di autobus come mio padre, ma ho dovuto accontentarmi delle notti alla “Vestas”. Dopo aver preso varie patenti, si è presenta un’opportunità lavorativa in Emilia Romagna che ho colto al volo.
Mi sono ritrovo in un paesino della bassa modenese, San Possidonio, di pochi abitanti dove al bar non si dava l’acqua con il caffè e la bustina si chiamava sportina. (visto che ero abituato ai Caffè del bar Capri,la differenza era notevole!)
L’inizio è stato traumatico, soprattutto il primo inverno con tanta neve, le temperature che sfioravano i -10 gradi e soprattutto la nebbia: per un novello autista non era il massimo!
La cosa piacevole che mi rimaneva era la tifoseria per la mia squadra del cuore, il Taranto, inserita nel girone con le squadre del nord, era piacevole seguirla nelle trasferte settentrionali, risentire il proprio accento e vedere tarantini fuorisede giunti per una partita da ogni parte del nord Italia. Ho avuto anche la fortuna di conoscere la moglie del grande Erasmo Iacovone, anche lei carpigiana.
Dopo due anni a San Possidonio, sono riuscito ad avere il trasferimento a Carpi, dove mi sono sposato con una carpigiana ed è arrivata una splendida bambina.
Carpi mi ha dato un presente ed un futuro, ma la mia casa sarà sempre San Giorgio Ionico.
Mi mancano i profumi, le tradizioni, i miei genitori, i fuochi di San Giuseppe, Santa Cecilia, la passione di Cristo alle tagghiate, la festa di San Giorgio…
Per non perdere queste tradizioni, a Santa Cecilia faccio ancora le pettole e continuo a parlare il mio dialetto.
In casa ho persino un quadro della piazza di San Giorgio,
Amo ed amerò sempre il mio paese, potrò vivere ovunque ma rimarrò sempre sangiorgese.