di Anna Marinelli
A ben pensarci il nostro paese è un paese innamorato di Maria, la nostra Madre Celeste. Il popolo sangiorgese la venera con gli aggettivi più significativi: Madonna del Popolo, Madonna del Rosario, Madonna della Croce, Madonna Addolorata, Madonna Immacolata.
Due delle tre parrocchie presenti nel nostro paese sono dedicate a Lei: Maria SS. del Popolo e Maria SS. Immacolata. Mi piace pensare che l’inizio dell’Avvento passi attraverso Maria, la porta dell’avvento per eccellenza; e che i nove mesi che Ella ha portato in grembo il Figlio di Dio siano meditati e celebrati solennemente durante il periodo di nove giorni detti appunto “Novena”.
Durante questi nove giorni la Chiesa propone una liturgia che ci faccia riflettere sui prodigi che Iddio ha compiuto in Maria per fare di Lei la degna dimora di Suo Figlio, Gesù. Quando arriva il tempo della novena, la Chiesa “Nuova” come qualcuno ancora usa chiamare la parrocchia Maria SS. Immacolata, attira all’interno delle sue navate numerosissimi devoti di Maria, i quali per nove giorni consecutivi dai punti più disparati del paese non resistono al dolce invito di Maria a celebrare la festa a Lei dedicata.
Quest’anno poi la solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria si alimenta di un alto motivo di devozione: ricorre quest’anno il 90° anniversario del simulacro di Maria. Un opportuno restauro ha fatti sì che si risalisse anche all’artista che la realizzò nel 1927, ovvero al Maestro cartapestaio leccese, De Pascalis. La statua, posizionata in un “tusello” riccamente adornato, è avvolta da una luce mirabile che attrae il nostro sguardo e quello di quanti amano Maria. Certamente sarà un anno di grazia per il nostro paese e per la parrocchia di Don Giancarlo e Don Angelo. Un fitto e articolato programma, (come da manifesto) prevede il coinvolgimento dei parroci delle altre due parrocchie, nello spirito di comunione tanto caro al nostro Don Giancarlo.
Ieri sera, il momento dell’accoglienza e dell’intronizzazione del simulacro della Vergine ha fatto colmare i nostri occhi di lacrime di commozione. Anche la Concelebrazione Eucaristica, presieduta dal novello sacerdote Don Michele Maggio è stato motivo di ulteriore gioia spirituale per tutti i fedeli presenti.
Con il cuore rivolgo un pensiero grato alla memoria del benefattore Luigi Biasco, tanto devoto dell’Immacolata, perché grazie al suo lascito testamentario fu possibile erigere la Chiesa Nuova. La posa della Prima Pietra risale al 1891, ben presto però i lavori per l’erigenda chiesa furono sospesi per mancanza di fondi.
Erano anni difficili per la popolazione sangiorgese, segnata dalle numerose ferite inferte dalla Guerra del 15/18 le quali però, non impedirono una crescente devozione alla Vergine Immacolata.
Nel 1927 sorse la forte figura della nobildonna Rosa Robaud, nipote del beato Bartolo Longo,residente in San Giorgio Jonico, la quale si mise a capo di un Comitato di benemeriti cittadini per reperire i fondi necessari per il completamento di tutti i lavori. Il loro impegno fu coronato da successo, perché soltanto tre anni dopo (nel 1930) il Vescovo Mazzella decretò l’apertura al pubblico della Chiesa.
“Il 28 novembre 1932, lo stesso presule inviava a San Giorgio “Magno gaudio” il decreto di erezione della chiesa a seconda parrocchia di San Giorgio, posta sotto il titolo dell’Immacolata Concezione. Primo parroco fu il sacerdote Cosimo Moscatelli (1934-1941)”. (Musardo Calò)
Il giorno successivo, il 29 Novembre 1932, iniziò la prima Novena all’Immacolata Concezione di Maria e da allora, questa festosa devozione mariana non ha conosciuto pause.
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