di Enzo Carrozzini
Nel quadro della sempre più avvertita necessità di una maggiore partecipazione ai processi di pianificazione, gestione e valutazione degli interventi pubblici da parte dei cittadini, l’Amministrazione Comunale di Bari, di concerto con il 1° Municipio, ha promosso il primo incontro pubblico di divulgazione del disegno generale del Parco del Castello, così come approvato nella Delibera di Giunta nel Dicembre scorso.
Lo rende noto un comunicato diramato da Andrea Guarnieri Calò Carducci, Presidente dell’Associazione Parco del Castello, parte attiva del protocollo d’intesa concordato con l’amministrazione.
L’incontro fissato Martedì 25 luglio, alle 17,30 presso la chiesa di Santa Chiara, rappresenta il primo ed importante momento di coinvolgimento dei cittadini chiamati, in questo e nei successivi incontri che si terranno, a contribuire al disegno finale con indicazioni e suggerimenti.
“È un test importante sulla partecipazione reale della cittadinanza alle decisioni che impattano sul futuro della collettività; l’incontro è aperto agli abitanti del quartiere e a tutti i cittadini di Bari”, dichiara Guarnieri auspicando la partecipazione più vasta possibile.
La valorizzazione dell’area medievale del Castello Normanno Svevo, sottoposta a vincolo storico culturale sin dal 1930, recuperato a merito dell’Assessore all’Urbanistica Carla Tedesco, sistematicamente caduto nell’oblio nel corso degli anni, è il risarcimento doveroso dovuto ai cittadini baresi. Nelle more che l’autorità giudiziaria risolva il contezioso sorto a seguito dell’ampliamento della sede del Provveditorato alle Opere Pubbliche di Puglia e Basilicata, eseguita, secondo il Comitato Parco del Castello supportato da oltre una trentina di Associazioni, in violazione dello stesso vincolo e delle norme poste a tutela del patrimonio paesaggistico e culturale.
In questa sede è, altresì, necessario ribadire l’utilità delle pratiche di coinvolgimento dei cittadini per le future auspicate riqualificazioni del territorio, seguendo metodi e strategie in grado di valorizzare la “parte” cittadinanza superando le altrettanto utili analisi delle opinioni o le mere percezioni di soddisfazione.