Combinazione magica, astrale, scientifica e religiosa al tempo stesso, nella narrazione del fenomeno che ha luogo puntualmente il giorno del solstizio d’estate, laddove il magnifico rosone che sovrasta la Cattedrale di Bari, uno dei gioielli della architettura medievale Romanico Pugliese, per effetto della transizione della luce solare, finisce per proiettare alla stessa ora il disegno di luce del rosone stesso, sul mosaico di uguali dimensioni disegnato sul pavimento all’interno della Cattedrale stessa. E continuerà così per l’eternità se l’uomo continuerà a preservare ciò che ha creato in collaborazione con l’universo. L’amico Carmelo Colelli, autore anche delle immagini, fa vivere quei momenti a chi è impossibilitato ad assistervi. (red)
Città vecchia di Bari, Lasciando il Castello Svevo alla nostra sinistra, non appena svoltiamo a destra incrociamo la strada che reca alla Cattedrale in Piazza Odegitria.
La facciata si impone sulla piazza con tutta la sua bellezza. Divisa in tre parti da lesene verticali, si osservano i tre portali, la bifora centrale sopra il portale e, più sopra, un bellissimo rosone, formato da diciotto petali.
La Cattedrale di Bari dedicata a San Sabino, sorge tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, viene costruita sui resti di un antico luogo di culto, distrutto, come narra la storia, da Guglielmo I detto il Malo nel 1156, insieme a l’intera città, fu risparmiata la sola Basilica di San Nicola.
Per la ricostruzione, furono utilizzati materiali provenienti dalla chiesa precedente e da altri edifici distrutti, come avveniva quasi sempre per le nuove costruzioni in quell’epoca.
La chiesa è in stile Romanico Pugliese come quello della Basilica di San Nicola.
Oggi 21 Giugno, Solstizio d’Estate, si ripeterà l’evento eccezionale divenuto un’appuntamento immancabile per tantissimi cittadini baresi e di fuori porta richiamati dalla sua particolarità.
Ogni anno la chiesa alle ore 16 apre le porte e in pochissimo tempo si riempie di fedeli, curiosi, fotografi e giornalisti.
La Comunità della Parrocchia Cattedrale prepara l’evento con canti, letture, movimenti scenici, coro e musica, il tutto è curato nei minimi dettagli e particolari.
Nell’angolo, a sinistra, prima dei gradini che portano all’altare, è sistemato il coro, l’altro angolo è destinato ai fotografi, professionisti dell’immagine e anche fotoamatori.
Ogni anno un tema diverso a legare Fede, Luce Parola ed Eucarestia.
I movimenti scenici vengono accompagnati dalla lettura di brani biblici, da musica e canti.
Dal rosone della facciata entrano in chiesa diciotto raggi di luce che proiettano a terra diciotto forme luminose: la proiezione a terra del rosone.
Col passare dei minuti, le 18 macchie bianche di luce provenienti dal rosone si spostano pian piano lungo una precisa traiettoria.
Alle ore 17.10, ora legale, (16.10 ora solare), la proiezione a terra delle diciotto finestre del rosone con precisione millimetrica vanno a coincidere sul rosone presente sul pavimento: la luce lo illumina e lo rende ancora più bello.
La gente per un attimo sembra che nemmeno respiri, quello che è avvenuto è veramente straordinario.
Si racconta che questo evento così meraviglioso venne scoperto quasi casualmente nel 2005
Il parroco della Cattedrale Mons. Francesco Lanzolla, anno dopo anno, ha sempre più valorizzato questo evento dandole un significato teologico-architettonico-artistico.
Il realizzatore del rosone sul pavimento, doveva conoscere molto bene, le leggi del movimento degli astri e le leggi delle proiezioni centrali, per aver stabilito con precisione millimetrica, la posizione del rosone sul pavimento, tale che in un solo momento dell’anno, il giorno del Solstizio d’Estate, la luce proveniente dal rosone della facciata, coincida esattamente con il rosone al pavimento.
Carmelo Colelli