Giovedì 8 giugno, presso l’Anfiteatro all’aperto “Romeo Leo” di San Giorgio Ionico, è stato portato in scena dalla classe 5 B Scuola Primaria “A. De Gasperi” del 1° Circolo “Maria Pia” sotto la guida delle insegnanti Marina Cavallo e Patrizia Cavallo , la rappresentazione musico-teatrale “Roma Caput Mundi” liberamente ispirato al testo teatrale di Oreste De Santis “Roma la città eterna”. Cesare il grande condottiero romano è malato di Alzheimer e non ricorda più niente della sua vita gloriosa. Nonostante gli sforzi, proprio non riesce a ricordare , così alla fine chiede aiuto agli Dei, ma anche questi non lo ascoltano, così le sue amiche Giulia e Livia che conoscono tutta la sua storia decidono di raccontargli tutto quello che è successo dalla nascita di Roma fino alla sua morte. “Roma caput mundi”, dunque, si è presentato come un excursus storico tra il serio e l’umoristico dalla nascita di Roma alla morte di Giulio Cesare. La scenografia è stata realizzata interamente dagli alunni con la guida dell’archeologo Dott. Franco Zerruso, della Coop. “Nove Lune” di Taranto con la quale i bambini hanno seguito un progetto triennale di Storia. I costumi sono stati realizzati in sinergia con le famiglie che hanno creato dei veri e propri laboratori. Suggestive le musiche che hanno accompagnato lo spettacolo e le coreografie interamente curate dalle insegnanti. Gli spettatori sono stati accolti all’interno dell’anfiteatro da 5 centurioni romani, 5 ex alunni della scuola De Gasperi, ormai alle Superiori, ma che hanno partecipato con gioia, indossando gli splendidi costumi messi a disposizione della ProLoco di San Giorgio Ionico, sottolineando così l’importanza e la profondità del rapporto che si crea tra alunni e maestre. Le insegnanti hanno affermato che la drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola. E’ un’attività rivestita di precisi significati ludici e ottiene alto gradimento tra i bambini perché corrisponde ad una loro esigenza profonda. La drammatizzazione infatti significa: socialità: l’attività teatrale implica l’accettazione della libertà e del punto di vista dell’altro, la discussione ed il coordinamento delle azioni. Tutto ciò abitua alla vita di gruppo dando spazio a ciascuno nelle diverse funzioni e ruoli. emotività: nell’attività teatrale si intrecciano comportamenti carichi di intensa emotività, improvvisi e spontanei in bambini liberi di esprimersi.
– linguaggi: la messa in atto di tutte le potenzialità motorie, mimiche, gestuali, sonore, permette al bambino di appropriarsi di molteplici linguaggi e gli garantisce la possibilità di comunicare. creatività: i bambini trovano l’occasione per sviluppare il proprio potenziale fantastico e la propria creatività. Esigenza di cambi di scena, costumi, dialoghi, ruoli, esercitano alla elasticità mentale per la creazione di soluzioni sempre nuove. interdisciplinarietà: anche nella fase più tipicamente teatrale si possono individuare filoni di lavoro i cui temi possono essere sviluppati in ambiti diversi. Come ha sottolineato il Sindaco Dott. Fabbiano, a fine rappresentazione, “la Storia, fatta in questo modo non si scorderà mai!” Il Dott. Venneri ha, invece, evidenziato l’importanza di questo tipo di attività didattiche, soprattutto, nell’integrazione degli alunni stranieri. Non sono mancati gli applausi, le risate ma, a fine spettacolo, tante lacrime di commozione nel vedere quei bimbi accolti 5 anni fa, pronti per spiccare il volo verso nuove esperienze scolastiche e di vita.