di Gianni Perilli
Sabato 20 maggio si è tenuto a Bari presso il Bread&Roses – Spazio di Mutuo Soccorso di Via Amendola 189/a, la riunione del Comitato “Acqua Bene Comune – Puglia” per aggiornare tutti i soggetti aderenti sul risultato dell’ultima riunione del tavolo tecnico-paritetico su Acquedotto Pugliese.
L’incontro ha visto, fra gli altri, la partecipazione della Regione Puglia, con il Presidente della Assemblea Regionale Mario Loizzo e il consigliere regionale Vincenzo Colonna (componente delle commissioni Sviluppo Economico e Affari Istituzionali), dei delegati delle rappresentanze sindacali dei lavoratori AQP e del Comitato “Acqua Bene Comune – Puglia”.
I lavori si sono aperti con la presentazione, da parte di Regione Puglia, di un documento che essenzialmente ripercorreva la storia di Acquedotto Pugliese sino alla sentenza della Corte Costituzionale del 20 giugno 2011, che rigettava l’ipotesi di far confluire AQP in una nuova Società Speciale creata “ad hoc” da Regione Puglia. Tale sentenza, ricordiamo , fonda sostanzialmente le sue considerazioni su aspetti quali la rilevanza economica del servizio, che non possono essere richiamati in presenza di un servizio primario quale quello idrico. In ogni caso, la Regione riafferma in forza di detta sentenza l’impossibilità di seguire la strada della Azienda Speciale, per cui unica alternativa sarebbe la costituzione di una Società per Azioni “in house” con la partecipazione dei comuni che usufruiscono del servizio.
Un’ipotesi confutata nel merito dal Comitato “Acqua Bene Comune – Puglia”, e in particolare dal Prof. Avv. Alberto Lucarelli, (già ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università “Federico II” di Napoli e Assessore per i Beni Comuni nella Giunta De Magistris al momento della trasformazione della “Azienda Risorse Idriche Napoli” Spa in Azienda Speciale “Acqua Bene Comune”).
Il prof. Lucarelli ha spiegato (anche ai delegati sindacali) che il risultato referendario del 4 dicembre scorso ha di fatto sterilizzato le modifiche all’art.117 della Costituzione, che sono alla base del percorso di trasformazione della Spa in Azienda Speciale seguito a Napoli. Inoltre, l’ipotesi di trasformazione in una Spa “in house” non garantisce circa gli effetti della Legge 124/2015 (c.d. “Legge Madia di Riforma della PA”) per la parte che riguarda la razionalizzazione e controllo delle società partecipate, ovvero l’ingresso dei privati nei pacchetti di controllo della società che gestisce il servizio”. Non solo, ma addirittura non garantirebbe a quel punto nemmeno rispetto a eventuali istanze di fallimento della società, con tutto ciò che ne consegue.
Per questo il Prof. Lucarelli è tornato a porre con forza l’ipotesi della Azienda Speciale, e in sintonia col “modello Napoli” mettendo a disposizione del tavolo tecnico una ipotesi di delibera della Giunta Regionale “In ordine alla trasformazione di AQP s.p.a. in ABC (acqua bene comune) Puglia azienda speciale.
La bozza, diventata di fatto unico atto concreto di proposta prodotto dal tavolo tecnico,è stato distribuito a tutti i soggetti presenti per le dovute analisi. Il Professor Lucarelli ha proposto che la discussione da considerazioni di natura meramente tecnica approdi a confronti di volontà politica ed ha chiesto per tramite del Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione Puglia, Claudio Stefanazzi, un confronto con il Presidente Michele Emiliano da tenersi il prossimo 24 maggio presso Regione Puglia.
Il Comitato nelle more della conferma dell’incontro col Presidente Emiliano, ha confermato la sua presenza agli incontri interregionali di Matera e alla “Marcia salva acqua” di Matera in programma sabato 27 Maggio e ha posto le basi per la preparazione di un convegno su Acqua Pubblica e servizi di pubblica utilità da tenersi nell’ultima settimana di giugno.