Redazione
Questa mattina in Via Roma, attirati da un latrare disperato, abbiamo scoperto che un cane era progioniero all’interno di un tombino. Alcuni cittadini subito si sono attivati per la liberazione dell’animale, ma l’operazione per sollevare il tombino è stata alquanto difficoltosa dal momento che non si disponeva dell’attrezzatura necessaria a rimuovere la pesante lastra. Tuttavia, grazie all’aiuto del proprietario di un autocarro, finalmente la chiusura è stata rimossa e impaurito e quasi afono il cane ha potuto riguadagnare la libertà. Continua, tuttavia, a tormentarci la domanda: ma come diavolo ha fatto quel cane ad entrare li dentro? Ci entrato per altri cunicoli? Impossibile. Si è cacciato nel momento in cui momentaneamente era sollevata la piastra? Non c’erano segnalazioni di tombini aperti in tutta San Giorgio. Oppure (terribile pensiero) qualcuno ce lo ha ficcato li dentro? Non sappiamo come siano andate veramente le cose, il cattivo pensiero ci riporta ad una frase famosa di un importante politico del secolo scorso, quel Giulio Andreotti che usava affermare: “A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca..”.
E se fosse così, è l’ennesima dimostrazione che la barbarie è sotto il nostro stesso cielo, vive e sbava (lei sì più di un cane) intorno a noi.
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